lunedì 23 gennaio 2012

Venerdì, 13 maggio 2011 Sconti - Seconda Parte, la supercazzola

Un mesetto fa arriva in esposizione una signora, sui cinquant'anni, che cerca una vasca con sportello con apertura esterna per la madre ottantenne. La segretaria gliene presenta una decina ma non ce n'è una che le aggrada. A quel punto, giusto per provare, le propone di guardare quelle ad apertura interna e, magia, si innamora di una. Però pone una condizione: bisogna cambiare l'apertura. La segretaria mi telefona e mi espone il problema per verificare la fattibilità della cosa. Il lavoro si può fare ma, per dirla con Petrarca, è "un dito ar culo co' la sabbia" perchè: 1 - Non è il mio lavoro 2 - La garanzia ce la possiamo fumare, ergo: il cliente, nonostante tutte le spiegazioni precedenti, romperà i coglioni. E' l'unico caso in cui, almeno per quanta riguarda l'articolo, il pagamento va anticipato. La cliente tergiversa, prova ad abbozzare una replica ma la stronco immediatamente: o così o ne cerchi un altro. Accetta.
Ci metto una settimana (tutte le sere DOPO la giornata di lavoro con un amico fabbro) ad approntare la vasca e devo dire che, senza falsa modestia, facciamo un lavoro che è una piccola opera d'arte.
Arriva la fatidica mattina, mi accolgono le due donne e la madre mi sembra tutto tranne che una persona con difficoltà motorie, ma questo non conta. La figlia mi chiede se riusciamo a fare tutto in mattinata perchè, per seguire i lavori, ha preso mezza giornata di ferie e non vorrebbe prenderne un'altra. Le dico che farò il possibile, lavoriamo alla cinese, non ci prendiamo manco una pausa e in cinque ore riusciamo a fare tutto, stabilendo il nuovo record mondiale. Alle 13 abbiamo finito, le faccio vedere come funziona il lavoro e la ammonisco: "Mi raccomando, si ricordi di chiudere lo sportello quando esce dalla vasca, altrimenti" - prendo in mano la porta del bagno - "magari apre la porta e, tac, vanno a sbattere ed è un attimo che, non essendo un lavoro industriale, lo sportello si reclini e si fletta, pregiudicando l'impermeabilità della struttura".

L'occhio della madre

"Me lo dice adesso?"
"Eh, diciamo che mi pareva una cosa abbastanza scontata"
"Scontata? E' perchè me l'ha detto ora, a lavoro finito?"
Irrompe il mio collega: "Signora, è comunque una cosa abbastanza semplice: chiude lo sportello e poi con la porta non ci sono problemi"
"Si, ma mia mamma è una signora anziana, potrebbe anche dimenticarsi"
A questo entra in gioco la vecchia con fare simile a Giacomo nella scena di "Biglietto Amaro", il film neorealista di "Tre Uomini e una Gamba" (Ajeje Brazorf tra l'altro è un cliente di cui parlerò in uno dei prossimi post) "E se eh, se se fa un laurà, se fa a regola d'arte - con tanto di pollice e indice a formare un cerchio e braccio tirato verso l'esterno - altrimenti mej lassà sta". ("Se si fa un lavoro, si fa a regola d'arte, altrimenti meglio lasciar stare")
Io sbatto gli occhi verso il soffitto, vorrei che davanti a me comparisse una pera d'eroina: "Signora, onestamente non vedo il problema..."
"Il problema è che è lei l'artigiano, non io, e quindi era lei a dovermi avvisare di questa criticità"

Criticità, perdio, criticità...pare si stia parlando dell'Afghanistan, non del fatto che bisogna chiudere un cazzo di sportello prima di aprire una stracazzo di porta)

"A parte che mi pare veramente si stia parlando di niente, cosa avrei dovuto fare? E' arrivata in negozio con le misure, devo dire esatte, della vasca, s'è scelta il modello, non mi ha chiesto sopralluoghi, peraltro inutili in casi come questo, visto che parliamo di un bagno di sei metri quadrati, quindi senza molto da inventare"
"Bisogna rimuovere la vasca, non posso accettare questo rischio!"
Il mio collega sta iniziando ad incazzarsi, lo spedisco sul furgone prima che faccia cazzate.
"Ma quale rischio?"
"Eh, metta che un giorno le due porte sbattono, mia mamma non s'accorge, la prima volta che rifa il bagno, allaga la casa...magari l'acqua tocca qualche filo elettrico, scende da quello di sotto con cui tra l'altro non è in buoni rapporti"

Dimentica la tramutazione dell'acqua in sangue, la moria del bestiame e la morte dei primogeniti maschi

Ma la vecchia esplode: "E se eh, pò suced de tot e dopu l'è un disaster" ("Può succedere di tutto, dopo è un disastro")
"Di rischi non ne esistono, non è che si forma una cascata fuori dalla vasca, al massimo uscirà un po' d'acqua ma, ripeto, basta chiudere lo sportello e questa vasca dura cent'anni"
"No, no, la rimuovo"
"Va bene, nessun problema, però mi paga il lavoro e poi, se la vuole far rimuovere dal sottoscritto, anche la rimozione e lo smaltimento"
"Ma no, poi la riutilizza"

Taccio, perchè qualsiasi movimento del mio corpo sarebbe finalizzato a prendere la mazzetta dalla cassetta degli attrezzi e a parcheggiargliela sul cranio.

Sguardo alla Jack Nicholson in Shining: "La devo rimuovere?"
"No, dai, la tengo" con una faccia da schiaffi come se mi facesse un favore.
La vecchia: "Eh, ades un bel sconticione, dopu tot stu burdel" (Un bello scontone, dopo tutto questo bordello)
Chiaro, limpido, Recoaro: "Non se ne parla neanche"
All'unisono: "Ahhh!"
"Ma scherziamo? Dovrei farvi lo sconto perchè vi siete inventate un problema che assolutamente non esiste"
"Un lavoro malfatto e perdipiù senza sconto, bella roba"
"Te l'eri dì de mia ciamà von così giuven, g'han mia 'speriensa e poi va che laurà de maltrainsema che han fa fò" ("Te l'avevo detto di non chiamare uno così giovane, non hanno esperienza e poi va che lavoraccio" - ma in dialetto è molto più "pesante" - "che hanno fatto")

Ma queste lo sconto lo vogliono come risarcimento danni in un processo penale per duplice omicidio? Onde evitare di togliermi il dubbio vado in cucina, faccio la fattura, mi pagano la manodopera (la vasca l'avevan già pagata) ed esco, dandomi un pizzicotto per capire se è vero che ho perso mezzora per aiutare due aspiranti volpi (o due rincoglionite?) a risolvere il seguente quesito: "Riuscirò nell'impresa di chiudere uno sportello che ho espressamente voluto così, facendo tra l'altro perdere quindici ore di extralavoro ad un povero cristo, prima di aprire una porta?"
Spero che ci frani su 'sto sportello, almeno lo scardina, ma con la porta chiusa.

1 commento:

  1. #1 14 Maggio 2011 - 07:05

    Che odiose!!!!!!!

    #2 14 Maggio 2011 - 08:20

    Mi sembrano i clienti di mio marito che prima si fanno modificare la cucina in modo strano e poi siccome loro danno le misure perfette che non c'è bisogno veniate voi quando qualcosa non quadra non pagano...gente di merda.
    Tomy

    #3 14 Maggio 2011 - 10:18

    che legnate...
    Ad.
    utente anonimo
    #4 14 Maggio 2011 - 16:49

    i tempi premiano i mediocri.I quali avendo scoperto di essere Clienti hanno trovato sfogo per le loro tristi vite.Oltretutto sentendosi protetti dalle varie striscia,iene,e così via impongono la loro nullità a quelli che lavorano.

    Io come cliente comprendo una cosa semplice:il negozio è come una casa dove io sono ospite.Certo,magari illustre ospite,ma pur sempre uno che entra in un posto che non è suo.Non ho messo i soldi per comprarlo,non sono ogni giorno impegnato a tenerlo aperto.Quindi chiedo gentilmente se fosse possibile esaudire le mie richieste e ascolto quello che mi dicono.Non penso in anticipo che mi vogliano fregare,perchè non mi è mai capitato in 34 anni di vita.Forse qualche lavoro non fatto benissimo,pazienza,nulla però che valga la pena di scatenare guerre puniche e moria delle vacche.

    Come negoziante sono cortese e aiuto i miei clienti dove posso.Si chiama umanità,non sprechiamola per uno sportello da chiudere .
    viga

    #5 18 Maggio 2011 - 15:30

    Noi siamo solamente installatori, non teniamo magazzino 1° perchè non abbiamo uno spazio idoneo, 2° perchè ci sono abbastanza fornitori in zona da non servire... l'ultimo aneddoto della giornata è stato:

    Arriva la signora in ufficio con in mano un pezzo di tubo (non ho indagato di che tubo si trattasse...).
    "Voi non avete un pezzo di tubo?" ... "no noi non facciamo magazzino, non vendiamo pezzi di tubo" ... "si ma magari ve ne è rimasto un pezzo" ... "guardi, qui è un ufficio, quindi di pezzi di tubo non ne ho" ... "si ma me ne serve solo un pezzetto piccolo" ... "ho capito ma non ce l'ho, se vuole provare da tizio e caio li vendono" ... "si ma pensavo che voi l'avevate che vi avanzava, così... " ("così te lo regalavo magari...") ... "mi spiace signora ma non ce l'ho" ... "e un water anche di seconda mano?" ... " no! ... non ho water nuovi ne usati " ... "va beh, proverò dal concorrente" ...

    E io sono fortunata che vedo i clienti solo raramente :-)
    LaPatataTota

    #6 18 Maggio 2011 - 16:39

    Viga, i toni con cui sono scritti i post mi paiono abbastanza chiari. Fidati che nonostante abbia scritto ad ogni post che verrebbe voglia di ammazzarmi, non è mi mai neanche passata per il cervello l'idea. ;-)

    All'ultima scrivente che, con tutta la buona volontà, non posso chiamare Patata e per cui chiamerò Tota, uno dei prossimi post sarà proprio su quei clienti che vogliono "pezzi" o lavori "da nulla"...praticamente gratis.
    firissimo

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