La gente si devONO lavare. So che sull'argomento sono un ripetitivo rompicoglioni, però giuro che anch'io ho un volto umano su queste cose. Ho lavorato per anni nei cantieri e, per non farmi mancare nulla, facevo volontariato in un centro assistenza migranti, per la maggior parte senzatetto oppure appena usciti da CIE oppure richiedenti asilo politico e qui sono a contatto quotidiano con indianini e pakistani che sembrano saltati fuori da una gamella di friggione. Qui potremmo aprire un'altra parentesi sui motivi per cui il friggione, piatto la cui notorietà fatica a varcare Porta Saragozza, non sia più conosciuto dei tortellini in brodo (di cappone, eh, di cappone) o delle tagliatelle (però se volete far incazzare un bulgnais consiglio di dire "spaghetti") al ragù, ma non divaghiamo.
BraDicamenDe e brevemenDe: c'è un ingegnere italiano che mi siede vicino almeno una mezzoretta (mezzorona) al giorno che presumo non si lavi da una settimana. Al momento fanno 34 gradi col 60% di umidità e dobbiamo ringraziare il fortissimo vento, quindi potete immaginare la media delle temperature, anche perché qui la minima non esiste. Non si scende sotto i 30 neanche a spingere. Siccome in quella fottuta mezzora mi è di fronte spostato sulla destra, quindi in posizione di tiro, talvolta mi chiede delle cose. L'altro giorno ha alzato l'infernale ascella per prendere una penna dalla mia postazione. Mi sono morte almeno tre milioni di cellule olfattive. A margine potrei aggiungere che questo è qui col figlio, che avrà 30 anni ed è la rappresentazione umana della tristezza di esistere. Io vorrei dirgli che la vita potrebbe essere un attimo più serena se consigliasse a suo babbo di lavarsi, ma per ora desisto.
Non vi dico nemmeno che se la mena in una maniera allucinante e magari si crede pure un bel fighino, vi dico olo che ieri ha commesso un errore. Io e la Vale, che lo schifa quanto me ma è meno paracula, parlavamo di cocktail e di quanto ci mancasse un cocktail ben fatto.
Lui, oltre a dimostrazioni di intelligenza di livello elevato del tipo
Io: "Quando ci ritrovavamo con la vecchia compagnia le serate iniziavano con almeno due Negroni".
C'è proprio bisogno di scrivere la sua intelligente e originalissima (era già vecchia "quanno l'omo inventò er cavallo") battutina?
saltava dentro nel discorso (L'Odio) dicendo la sua, per farsi passare a tutti i costi per viveur. Continuamente respinto con perdite, anche ricorrendo a trucchi di bassa cucina come quella di usare un linguaggio da gggiovini.
Finché dipinge: "E comunque voi ragazzi" - L'Odio parte seconda - "non vi capisco" - (pensiero: "Amico, ce ne faremo una ragione, però prima fatti una doccia") - "i liquori vanno bevuti così, lisci, perché mischiarli facendogli perdere forza?"
Vale: "Uh"
Io: "Uh"
Lui: "Io al massimo una sambuca con la mosca"
Vale, serissima: "Una sola? Ce ne vorrebbero almeno mille!!!"
Non so se l'abbia capita, in ogni caso sono andato in bagno. E avrei voluto morirci.