mercoledì 30 aprile 2014

La sregolatezza pura che non ha a che fare col genio, non lo so, m'esalta (la voglia di uccidere)


La metto giù nel modo più semplice possibile: va rimodulata la disposizione dei pressostati perché alcuni confliggono dando origine a dei falsi positivi, con una parte dell'impianto che tra sirene ed allarmi pare un'operazione congiunta di Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Croce Rossa e Protezione Civile. Per dirla in endecasillabi sciolti, gli ingegneri se ne sciacquano i coglioni, la questione è tutta in capo a noi tecnici. Un miserabile coglione senza consultare nessuno durante un turno, anziché fare il suo lavoro (ma questa è un'altra storia, e indovinate chi era il tecnico del turno successivo, indovinate, £$%&^"=/?"£$?!=?=?§=/&), prende l'anima di Giovanni Muciaccia, dell'allegro chirurgo e di Barbara Gulienetti, inizia a scambiare tutti i pressostati e li monta, come dire, completamente a cazzo. Non solo: toglie quelli che nel progetto sono noti come "milestone" perché, ci spiegherà in seguito, "erano quelli che suonavano sempre". Ora, io adesso vorrei calmarmi e per cui prima di proseguire mi faccio un panino con farina di benzodiazepine. Dannato coglione, se il pressostato si chiama "milestone" un motivo ci sarà. Ora, ammettiamo anche che il tuo inglese sia quello che sia e cioè quella porcheria che parli, ma "Eight MILE" non l'hai mai visto? Non hai mai ascoltato un pezzo dei Rolling STONEs?

Briefing - "riunione" in questa Milano sul Golfo non fa immagine - in cui TUTTI (compresa gente per cui derogo al "Bisogna combattere senza odiare..." perché ho come unico sogno quello di fargli vedere le margherite dalla parte delle radici) sapevano che la coglionata era stata fatta dal coglione ma nessuno parlava. Al che, salutato come un delegato comunista che fa una critica a Stalin durante un congresso del PCUS, prendo la parola e gli dico: "Giacomo, incrociando i turni, puoi averlo fatto solo tu" - "Eh" - "E peraltro adesso mi spiego perché quel giorno non venivo ad una coi dati della 2A" - "Sìsì, sono stato io" - "Comunque non siamo qui a processare nessuno, veniamoci incontro e vediamo di risolvere la situazione". Questo miserabile coglione, probabilmente sorpreso dal fatto che la questione si fosse chiusa in così poco tempo senza spargimenti di sangue, e vi posso garantire che coll'odio e il disprezzo che serpeggia trattasi di risultato mirabolante, cala l'asso di spade: "Ehhhhhhh, l'ho fatto io perché qui se no non fa mai niente nessuno. E non solo: se qualcuno fa qualcosa, viene pure criticato, come state facendo con me adesso", tutto questo alzando progressivamente il tono della voce. "Ma no, guarda, nessuno ti sta criticando" - dentro di me sognavo che irrompesse un elefante, lo prendesse con la proboscide e lo sparasse su Plutone. Doveva rimanere vivo per tutto il viaggio e poi morire atterrando di faccia - "però tu capisci che se lo avessimo saputo tutti non saremmo diventati matti per giorni. Ma comunque non è un problema, ora lo sappiamo, ci mettiamo d'accordo un attimo, mettiamo giù una rivisitazione di massima e poi magari già domani cambiamo la disposizione. Vengo qui io, faccio anche due ore di straordinari, lo sai che non è un problema" - "Eh no, è che qui se uno prova a dare una mano, viene trattato così, come state facendo con me adesso. Lasciata così sarebbe andato tutto in malora" - "Ma dai, non esagerare. Guarda, non è vero, la riunione si sarebbe dovuta tenere nel giro di qualche giorno, lo sapevi" - "Qui si fa un gran parlare ma poi non si decide mai niente" - "Vabbé". A quel punto finisce il briefing ed inizia il mercato: 18 persone con gruppetti di 2-3 persone a parlare tra loro. E a me 'sta cosa fa enormemente girare i coglioni. Un giramento di coglioni che si aggiungeva a quello precedente. Risultato: i pressostati sono tuttora disposti così e chissà per quanto lo rimarranno.

Le aree dell'impianto che fanno riferimento all'area di preraffreddamento e raffreddamento hanno bisogno nei mesi più caldi (maggio, giugno, luglio, agosto) di una manutenzione ordinaria ulteriore. L'anno scorso, ma i tecnici con più anzianità mi hanno detto che è sempre stato così, i tecnici più ansiosi zaccagnavano i maroni per farla anche ad aprile (media del mese: 33°C). Decidiamo di fare un sondaggio: tutti dicono no, compresa la fazione - perché siamo a questi livelli, amici miei, ci sono le fazioni - ansiosa. Il secondo punto all'ordine del giorno prevedeva come rapportarsi alla manutenzione ordinaria nei prossimi quattro mesi. "Alt, prima di parlare di COME" - il COME è stato sottolineato con un improvviso aumento del tono della voce - "chiediamoci PERCHE'" - il PERCHE' è stato sottolineato con un improvviso aumento del tono della voce - "non è stato fatta la manutenzione ad aprile". Io non riesco a stare zitto, non ce la faccio. "Bruno ma se nel sondaggio hai votato pure tu "NO"... dai su, ma cos'è, uno scherzo?" - "Io non ho votato NO al sondaggio, ho votato NO alla richiesta di referendum" - REFERENDUM, amici miei - "perché la decisione non andava presa a maggioranza! Andava messa in atto, senza chiedere permessi". Qui ho proprio visto nero. Nel senso che come quando ci si ubriacava (bei tempi, altro che referendum) ho dovuto farmi raccontare dal grande Mattia cos'è successo dopo. "Hai fatto una faccia indescrivibile girandoti verso di me, come a dire: "Ma dove cazzo sono capitato?" e poi hai detto "No, vabbé, io non parlo più. Ma che senso ha parlare?". Ed in effetti...

Il peggio, se esiste un solo peggio, in tutto questo è che su 18 persone, in 12 hanno paura di parlare e per cui alla fine ti danno ragione in privato ma non prendono parola in pubblico se non per accodarsi e che quelli che prendono la parola sono coglioni come quelli di cui sopra. Lavoro con questa gente qui otto ore al giorno quando non sono dieci o dodici, cinque giorni alla settimana quando non sono sei, duecentrotrenta giorni all'anno. Le loro cazzate, negligenze, malattie mentali diventano le mie. Adesso qualcunO e qualcunA capisce perché tre mesi fa ho scapocciato.

giovedì 24 aprile 2014

Il laureato, la boxe e altra roba


Due settimane fa tornai. Da una settimana i miei stazionano a casa. Stanno qui da ponte (pasquale) a ponte (primo maggio). Quindi Smilzo se vuoi aggregarti alla compagnia, fai pure. Così puoi passare le ore in cui io lavoro, con mammà a sciogliere inni a Zio VoLODYa e a parlare male di tutti gli altri. Quando pensavo alla convivenza Ella-mammà volevo morire. Speravo in una timpanosclerosi della prima e in una paralisi bilaterale dei muscoli fonatori per la seconda. Temporanee, eh. Invece le due si stanno ben comportando.

Poi, per non farsi mancare niente, in un giorno a caso tra l'8 e il 10 di maggio, parto per la Turchia. Siccome fare una trasferta "tranquilla" non fa immagine, saremo sì in Turchia ma su una condotta che attraversa il Mar Nero. Insomma, come dire, noi alla mattina ci affacceremo dalla finestra del container e vedremo...la Crimea. Permanenza in questo ameno posto dove però (però, capite, però) potete fare il bagno (cit.)? A discrezione del management (cit.). Quando sento la parola management, che è sempre sempre sempre preceduta o seguita da una minchiata, mi sento come Mastroianni-Prof.Sinigaglia ne "I compagni".

Venerdì scorso festa di laurea di Abdi, neo-dottore in Ingegneria Chimica (mica cotica). Una festa di laurea col tipico low-profile del Golfo. Anche il regalino è stato low-profile: Ella esclusa, non ho MAI speso così tanto per un regalo. Il bello (bello? La merda vera, altro che bello) è che se non ci fossero stati i buoni uffici di mio babbo, avrei speso il doppio (del troppo) che ho speso. Perché no, non funziona che "X, capisci che lui ha certe disponibilità, non è come voi" - "Basta il pensiero" e tutte queste mollezze occidentali. No, qui l'importanza che assume per te l'altra persona si misura in riyal. Al più, in dollari. Quando però, appena arrivato alla festa, ho visto cinque agnelli che pascolavano su cinque girarrosti mi sono dimenticato di quanto mi sia costata la mia amicizia con Abdi e da lì in poi l'unico scopo della serata è stato come trovare la via più breve per incularsene uno (nel senso di furto), trovare un angolino e finire la mia esistenza mangiandomelo tutto, zoccoli compresi. Non è andata così ma ho perso tutta la mia dignità, mangiandone praticamente uno intero pur senza angolino e senza termine dell'esistenza. Non c'era alcol (evvabbé) e neanche fumo (su questo ho i miei dubbi e la cosa mi fa molto girare i coglioni a ripensarci, quindi fingiamo che non mi sia accorto) ma quando ho fatto partire il coro "Dottore, dottore, ecc" sono stato comunque seguito da un buon numero di presenti che hanno quantomeno intonato l'aria.

Il corso di boxe prosegue, l'allenatore rompe il cazzo per farmi partecipare alle competizioni ufficiali. "Pesi Welter", dice lui. Io gli rispondo "Veltroni?" Lui non capisce. Io rido molto. Lui s'incazza. Ci ripenso. Gli dico che "Sì, mi sento pronto". Poi parlo con il mio vicino di panchina negli spogliatoi. Mi dice che lui a novembre al primo incontro è stato sorteggiato col campione regionale e al primo jab il naso ha deciso di traslocare sulla nuca. Io mi fingo morto.

Il corso di tedesco, tra amore, anarchia e tanti, tanti ma tanti cuori uncinati ché, vorrei ricordarvi, "non capisci un cazzo, è tedesca, facciamo colpo" va sempre meglio. Ieri figheggiavo con mammà iniziando un discorso in inglese, proseguendolo in italiano, chiudendolo in tedesco e salutando in arabo. Roba che non era così orgogliosa da me da quando le dissi che mi ero lasciato colla mia ex-morosa, non sapendo che con quella dopo mi sarei addirittura sposato.

Non c'è un cazzo di locale ma dato che, come diceva NickMakkia69, "dove c'è una grande volontà non possono esserci grandi difficoltà" sono riuscito a crearmi un discreto giro ed è finito il periodo Filmissimi di Rete4. Anzi, tra un po' dovrò comprarmi un'agenda per gestire questa "LucignoloBellaVita" way of life.


venerdì 18 aprile 2014

Numeri arabi e bestemmie ecumeniche

Sono a lavoro ed è venerdì e questo non va bene. Mi serve un fascicolo dell'unico archivio cartaceo dell'impianto. Mi serve il fascicolo di mercoledì 16 aprile. Chiedo al fattorino, l'unico che può entrare nell'archivio cartaceo, di portarmelo. Lo sfoglio, non riesco a comprendere perché alcuni numeri non tornino, guardo la data: 9 aprile. Lo richiamo. "Faisal, ti sei sbagliato, mi serve quello di mercoledì questo, 16 aprile". Ritorna. Lo sfoglio, non riesco a comprendere perché alcuni numeri non tornino, guardo la data: 15 aprile. Adesso mi sto vergognando io per lui e non so come dirgli che s'è sbagliato ancora. Giuro, roba che nel report sparerò dei numeri a spanne. Quanto sono fatto male? Perché mi hanno montato al contrario? Perché non riesco a incazzarmi anch'io come gli altri su 'ste cose? Ma soprattutto: ma !)()/&)£(&&=(==(=)=/!, ma !/&£()&=?(?)?!/=, ma li trovo TUTTI io? Oh, non me ne manca uno alla collezione, eh. /(&/$&$(/&()&))&=, i numeri si chiamano ARABI perché li avete inventati voi, su ogni fascicolo in alto a destra c'è scritto grande così a che cazzo di giorno si riferiscono e tu riesci a scagliarmene due su due. Bestemmiare di Venerdì Santo non si può, vero? Viro sulla Madonna e i santi? Punto "in direzione ostinata e contraria" Allah? Aiutatemi, vi prego. Mi sento morire. E domani arrivano pure i miei. E alle prossime ferie mancano tre mesi e mezzo.