martedì 4 novembre 2014

Finalmente


Venerdì scorso le voci che circolavano da qualche tempo sul fatto che saremo rivettati qua fino al 17 dicembre si sono trasformate in - tragica - conferma. Sospinto da uno spontaneo moto nascente dal primo nome, quello di Corridoni, e dal secondo nome, quello di Bresci, che gli ascendenti più prossimi mi affissero, ma soprattutto da due maroni che ormai sono diventati quattro, otto, sedici e che promettono di divenire trentadue, sessantaquattro, centoventotto nel prossimo mese e mezzo, scrivo una mail al Mega-Direttore Clamoroso Duca Conte Pier Carlo Ingegner Semenzara in cui, con felpati giri di parole, gli faccio capire che "Abbasta, mo me so popo rotto er cazzo".

Il M-DCDCPCIS mi risponde domenica facendo uscire un fax su cui apporre la mia prestigiosissima firma, recante una promozione motu proprio. Giubilo et gaudio? Manco per il cazzo, la promozione mi tiene inchiodato qua e ha un valore pari a "Se mangi la minestra, guardi i cartoni animati fino alle 21.30". Mi suscita una felicità pari solo a quando scartavo i regali aspettando un nuovo videogioco e vi trovavo un maglione.

Replico alla mail, scrivendogli, sempre con parole più felpate di una lingua dopo una tolla da cinque litri di Heineken, che non era esattamente quello il senso della mail, la sua risposta è quasi stizzita e mi dice che domani farà una conference call con me ed altri tecnici che si sono lamentati. Tecnici che, come il sottoscritto, evidentemente credono nell'anarco-individualismo e che infatti mica si erano consultati tra loro. A questo punto capisco che Zia Ulrike aveva ragione anche questa volta. "Se uno lancia un sasso, il fatto costituisce reato. Se vengono lanciati mille sassi, diventa un’azione politica. Se si dà fuoco a una macchina, il fatto costituisce reato. Se invece si bruciano centinaia di macchine, diventa un’azione politica. La protesta è quando dico che una cosa non mi sta bene. Resistenza è quando faccio in modo che quello che adesso non mi piace non succeda più" e che forse è il caso di organizzare una piattaforma comune di lotta. Dopo trenta secondi di discussione, mi sposto verso posizioni parimenti tedesche ma più hitleriane e propendo per la soluzione finale dei miei compagni.

Ieri alle 11 inizia la conference call e a quel punto ritorno all'anarco-individualismo, ma più prosaicamente a pensare ai cazzi miei, e prendo subito la parola, visibilmente alterato riporteranno le cronache, sparando ad alzo zero una roba tipo: "Guida suprema, condottiero illuminato, grande padre del nostro destino: sul contratto di trasferimento nel Sultanato, c'era scritto che avrei potuto essere spedito in trasferta al massimo due volte all'anno, per un periodo massimo di due mesi, di cui uno di trasferta a rischio. Ecco, in questo 2014 mi sono fatto da gennaio a marzo in Libia, trasferta a rischio, da maggio ad agosto in Turchia e ora dovrei star qui fino al 17 dicembre, altra trasferta a rischio?". Lui si stupisce e mi chiede come ciò sia possibile. Ho rischiato di trovare la quarta dimensione con un destro ben assestato al monitor. Visibilmente alterato, come le cronache continueranno a riportare, mi chiudo in un cupo mutismo, colla soave espressione di Anders Breivik quella mattina del 22 luglio 2011. Gli altri parlano dei cazzi loro, che sostanzialmente sono la prosecuzione dei cazzi miei con altri mezzi. Qualche spiantato parla pure di stipendio, ché io vorrei cantargli nelle orecchie "Alla nostra età devi essere sposato, con due figli, laureato, per esser rispettato da questa società, avere un conto in banca, un mutuo da pagare per un monolocale, dove poterti impiccare, quando ti vedrai nei debiti affogare e non potrai scappare. E alla nostra età invece noi suoniamo punk e alla nostra età invece noi suoniamo punk" ma poi lui non capirebbe e mi chiederebbe "E allora tu perché ti sei sposato?" e io gli dovrei rispondere "Per la sua nuvola di dubbi e di bellezza e de li mejo mortacci mia" e la conversazione non avrebbe senso.

Spippolo nervosamente sullo smartphone cercando un modo per iscrivermi ai terroristi e inneggiando alle Brigate Izz al-Din al-Qassam, peraltro protagoniste dell'ultima sbornia agostana come mi dissero due costernati miei colleghi l'indomani quando mi trovai a dormire sul pavimento della loro camera: "Fily, t'abbiamo portato in camera quando sei saltato sul tavolo inneggiando a dei martiri palestinesi o forse ad altra gente, non si capiva bene" e aspetto la fine della conversazione altrui, che si chiude all'incirca alle ore 12.28.

O almeno questo pensavo.

Perché in realtà s'era "chiuso" il video ma non l'audio e per cui mi metto ad imitarlo e alla fine dico "E il bello è che ha anche il coraggio di chiedermi: "Come mai?" ma io, ma io, ma veramente, mavvaffanculo".

Ecco, l'audio non era chiuso. Non so se il M-DCDCPCIS abbia sentito o magari ha sentito il tecnico o magari non ha sentito nessuno. Sticazzi. Forse ho trovato la via per farmi licenziare. Finalmente.

Poi non so, vogliamo aprire il capitolo permalosità dei miei colleghi? Insomma, cito solo un episodio perché altrimenti occuperei tutto il uorld uaid ueb: c'è questo abitante di quella zona del mondo su cui proseguirei senza requie a fare esperimenti nucleari, nota come "tutto quello che sta ad Est del Pakistan, ad Ovest degli USA, a Nord dell'Australia e a Sud della Russia". Un essere che a 'sto punto penso sia allergico all'acqua pulita, che sembra che viva in un friggione, che ogni volta che apre bocca muore una farfalla che batte le ali e poi l'uragano dall'altra parte del mondo o come cazzo era, eccetera che OGNI volta che accendo il notebook arriva a rompermi i coglioni. Se sono su Skype con qualcuno la rottura di coglioni quintuplica. Se poi è una fanciulla, la rottura di coglioni decuplica. Beh, chattavo con 'sta amica che risponde a tutte e cinque le virtù cardinali (è magra che ar parco le paperelle je butteno 'r pane, è bianca che co 'na candela je fai la radiografia, fuma, ha gli occhiali, ha i capelli castano chiari/biondi e gli occhi chiari), si apposta dietro come un gufo piddino da rottamare e inizia a rompere il cazzo: "Dai, fammela conoscere".

"No". Perentorio.

La richiesta viene replicata altre cinque volte. Contate, non scherzo. Io continuo ad opporre il mio forte, franco, fermo e fiero diniego. In maniera educata, da maturo, maschio, bianco, occidentale. Alla settima volta, da maturo, maschio, bianco, occidentale ma anche un po' anni Trenta, "Senti, amico, l'hai vista lei? Ecco, te sei mezzo cinese e mezzo negro, 'ndo cazzo vuoi anna'?". Beh, s'è offeso. Sticazzi. Forse ho trovato la via per togliermelo dai coglioni. Finalmente.

8 commenti:

  1. Mezzo cinese e mezzo negro???? Non riesco ad immaginarlo. Posta nà foto dai. ;-)

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    1. http://213.215.254.202/media/2012/11/10844_18_medium.jpg

      'na roba così. Faccia in due dimensioni e pigmentazione della pelle ben lontana dal nobile pallore.

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  2. Famme capì: veramente ti vuoi far mandare via?

    Alcool

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    1. Da qui di sicuro, dalla company no. Ma non ne farei una tragedia.

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  3. Manca il tag "figure di merda" :D
    Secondo me ha sentito ma ha fatto finta di nulla, essendo in torto. "Come è umano Lei".

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    1. Vero, vero. Sì, penso anch'io, poi comunque è stato uno sfogo de core, una reazione istintiva. "Nel mio gesto non c'era cattiveria, ma sono comunque cose che non vanno fatte." come disse Mexes dopo aver allungato Borriello nel Milan-Juve der go' de Muntari.

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  4. il "classico" cinegro, insomma
    dai Filippo, che se ti dico che cazzo di secondo lavoro mi sono trovata mi vieni a prendere a mazzate
    ti dico solo che c'entra del caffè. un attore americano. il lavoro del call-center.
    mannaggia ai derozer va...
    mortacci..

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  5. "I'm Chiara. What else?"
    I Derozer avevano capito tutto. Sono io che li ho traditi e ne pago le conseguenze. Giustamente.

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