giovedì 14 marzo 2013

Lloret de Mar - Decimo cerchio, quarto girone, undicesima bolgia

Su richiesta di Harley...

Alcol

- Ricordo Tequila Bum Bum a 80 centesimi a shottino.

- Alle volte però facevano delle offerte a 60 centesimi.

- Bisogna sempre stare attenti a dove si mettono i piedi, perché le pozze di qualsiasi liquido umano sono ovunque. E bisogna stare doppiamente attenti perché c'è il rischio di incappare in qualche produttore di quel liquido riverso a terra è altrettanto alto.

Droghe

- Le droghe leggere manca poco che te le vendano con lo scontrino.

- Per la prima volta scoprii perché alcuni prendevano la bamba prima di fare ginnastica. Cioèèè...io sapevo che era vasocostrittrice e quindi...quanto spreco, speriamo almeno fosse gesso.

- Se avessero un minimo di senso del business dovrebbero aprire dei centri di chirurgia maxillo-facciale a ritmo di sette al giorno, con tutta la gente che smascella fuori dalle disco.

Risse

- La Guardia Civil, i nostri Carabinieri, accetta sportivamente le risse che avvengono all'incirca ogni cinquanta metri.

- Quando poi le risse escono dai binari fisiologici della mezza dozzina di componenti per ciascuna fazione, arrivano i Mossos d'Esquadra, i membri della polizia autonoma catalana. Al confronto quelli del 2° Reparto mobile di Padova, la vecchia Celere, sono dei frillini. Saltano giù dalla camionetta, vestiti come per andare in guerra, e iniziano a manganellare. In quel caso "chi tuca, taca" oppure "a chi tocca nun se 'ngrugna". Mai visti tanti nasi rompersi in così pochi secondi.

- A quanto pare era proibito bere per strada. Fa molto ridere ma era così, ovviamente il divieto era costantemente disatteso. Poi però non era raro che se incontravi uno della GC questi ti tirasse un calcio, uno spintone, una manata per fartela buttare per terra. FdO dalla parte della gente.

- I francesi cercavano sempre e comunque per andare a manate cogli italiani, che non aspettavano altro. Io 'sta roba non la capirò mai. Ma non le manate, per carità, la "rivalità"...ma perché? Ma soprattutto ma peeerché?

- I negozianti sono contrari alla violenza. Infatti come souvenir vendono armi ad aria compressa, mazze da baseball e...coltelli!

Sesso

- Non è raro, di notte, fare una passeggiata sulla spiaggia e trovarsi circondati da coppie, che coprono tutti i colori dell'arcobaleno, che si danno all'amore libero e spensierato.

- Lì per la prima volta ebbi un incontro ravvicinato del terzo tipo con un travestito o magari anche di più, non ricordo se aveva già montato le tette. Mi toccò il culo in disco. Mi girai entusiasta, ma bastò una rapida occhiata affinché il mio entusiasmo svanisse. Con lui/lei ebbi una delle conversazione più lunghe di quelle due settimane: "Guarda, non sono della partita" - "Oh, scusa, sai...io debbo provarci un po' con tutti, per trovarne uno. Poi ho capito che eravate italiani e allora..." - "Ok, tranquilla"

- Non era problema nostro in quanto siamo andati al mare due volte in due settimane ma se volete vi dico il contenuto del mare in un giorno medio. Però prima dovete assicurarmi che state leggendo questo post lontano dai pasti.

- Per andare in bianco bisogna aver fatto delle scommesse prima di partire.

- Le francesi prima di andare cogli italiani volevano delle dichiarazioni giurate, due marche da bollo e una fototessera.

Bravate

- Il balcone è al centro di tutto. Oltre a chi passa da un balcone all'altro cercando camere di sole ragazze (molto di queste, soprattutto se della stessa nazionalità, aprono senza problemi), c'è l'intelligente pratica anglo-spagnola del balconing, ossia usare come piattaforma il balcone della camera per buttarsi in piscina. Due-tre morti ad ogni estate solo a Lloret.

- Ogni tanto sulle strade laterali passano delle auto, quasi tutte di residenti. Uno dei passatempi preferiti dei sudditi di Sua Maestà era lanciarsi sopra il cofano motore mentre queste procedevano a passo d'uomo. Se questa intelligente manovra veniva fatta davanti ai MdE, tutto il male che non ti eri fatto durante il volo, te lo facevi nei dieci secondi successivi all'atterraggio.

- Un inglese di fianco a me ordinò tre shottini di assenzio, li bevve uno in fila all'altro e svenne. La barista chiamò l'ambulanza che arrivò nel giro di cinque minuti e senza neanche fare domande lo caricò sull'autolettiga. Così, come se fosse una cosa normale.

Varie ed eventuali

- Venivo dai 14 gradi dell'aria condizionata del Colorado dell'estate prima, dove almeno c'erano 30 gradi e l'escursione termica era accettabile (accettabile per un popolo che ha come piatto nazionale il tacchino farcito, intendiamoci). Qui invece i gradi sono 40 e l'aria condizionata è a 10. Ci sono punti delle disco dove viene sparato fuori il getto che, giuro, ci puoi ballare solo con una felpa. Ad agosto.

- Nei ristoranti quando capiscono che sei italiano, contano le posate ad ogni giro. A me frega zero, altri della mia compagnia andarono ad un passo dal fare a manate (anche) coi camerieri. Abbiamo provato a spacciarci per sammarinesi. Non ha funzionato.

- I PR sono divisi per nazionalità. Quegli italiani, lo so che troverete le mie parole incredibili, hanno come unico punto irrinunciabile del loro mansionario quello di inchiappettare i connazionali. In tutti i modi possibili ed immaginabili. Veramente, potrebbero tenere dei corsi universitari.

Insomma, la classica vacanza per guardarsi dentro e stare un po' da soli con sé stessi. Sai Baba era solito frequentare Lloret. Claire se ho dimenticato qualcosa, integra.

P.S.
Poi ci sarebbe il capitolo "Italiano a Lloret" o in generale in qualsiasi destinazione turistica, ma è tema già abbondantemente dibattuto, anche dai cine-panettoni. Da parte mia debbo dire che tanto siamo trattati da imbecilli e tamarri nei posti turistici tanto siamo visti come delle semi-divinità nei posti da viaggiatori. In Ecuador a momenti piangevano quando gli dicevo che ero italiano, in Transilvania dire che ero italiano era un passepartout per ogni evenienza, a Tarlabasi (quartiere ultra-popolare di Istanbul) mi dissero che se volevo restare lì la notte ero il benvenuto nel letto del figlio maggiore, che avrebbe dormito per terra.

6 commenti:

  1. mentre leggevo speravo citassi la cosa dei balconi e infatti
    :)
    io mi ritrovo abbastanza in tutto
    la sensazione dell'aria condizionata ovunque che ti si appiccica addosso dal caldo e poi ancora aria fredda e di nuovo caldo. è una shenshazione che non dimenticherò mai

    Chià
    ah se mi viene in mente qualcosa tòòò dico
    ciao bèl

    RispondiElimina
  2. Una notte il guardiano rese noto che non fosse cosa. La risposta fu un rutto tritonale che provocò uno tsunami e la risata collettiva di tutta la compagnia di giro. E adesso quelli saranno tutti broker della City, ne sono certo.

    Uno con un bulbo del genere non può che saperne parecchie.

    RispondiElimina
  3. Bella descrizione, non sono mai stato a Lloret (non sono un tipo da Lloret), ma dopo aver letto questo mi sembra di averci passato una settimana, sento pure il naso sanguinare.

    Aggiungo una sola cosa all'ultimo punto, il peggior nemico degli italiani residenti all'estero sono gli italiani turisti all'estero che vogliono trasferirsi all'estero (ed aprire un ristorante bar, possibilmente), quelli da "c'ho da parte 5000 euri e voglio aprire una attivitá sulla spiaggia, in quanto tempo le tribú locali mi nomineranno loro unico dio?", facciamo il posibile per intercettarli a tempo e fargli cambiare idea, con le buone o con le cattive. Abbiamo una rete di informazione e spionaggio efficentissima, siamo peggio della gestapo e la stasi messe assieme.

    RispondiElimina
  4. Ok, deciso, prossima vacanza a Lloret! Assieme ad un pacco famiglia di preservativi, coglioni sì, ma entro certi limiti.

    RispondiElimina
  5. Gaborone, ti dico solo questo: due anni dopo, in pieno periodo finale del Mondiale, andai ad Ibiza. Alla fine della vacanza, sull'aereo del ritorno, parlando con la Kikka (che festeggiò il rigore di Grosso svuotando la fioriera di un pub, riempiendola di sangria e bevendo dai fori di scolo. Quando si dice l'eleganza) commentammo: "Beh, tutto qui?" Comunque a 26 anni rischi di essere abbondantemente fuoriquota. C'è di buono che sei basso e puoi farti dare qualche anno di meno...

    RispondiElimina