Ricapitolando
Faccio un lavoro non mio, in un Paese in guerra, in cui alle 18.30 fanno 32°C, c'è la sabbia che s'infila ovunque quindi non posso mettere le lenti ma sono costretto a mettere gli occhiali, ché a me senza ausili ottici - mavvaffanculo anche a me stesso, ausili ottici - mi ci vuole il cane e il bastone, mi stanno TUTTI sul cazzo - non c'è più neanche il quasi, TUTTI: stupidi come i sassi, permalosi come stamminchia e ce n'è anche uno, è notizia di queste ore, a cui ho prestato la BIC alle 15 e non me l'ha ancora ritornata, 'sto cesso ribaltato che sua madre piscia in piedi e suo padre è un uomo astemio - e probabilmente sono costretto qui fino al 17 dicembre. Quest'anno ho visto più i miei colleghi demmerda che mia moglie. L'unica cosa che mi consola è che da domani, se non direttamente da stanotte, tutti inizieranno a rompervi i coglioni o (e, per i più fortunati) le ovaie su cosa farete all'ultimo - "Ooooohhhhhhh, cazzo fai l'Ultimo?" con quel tono soave che contraddistingue questi luminari - mentre io me la scampo fino a metà dicembre.
Però un tempo sono stato felice anch'io, come quando il lunedì successivo ad un derby passato a devastarsi l'ugola, la prof chiese ad un mio compagno di leggere una novella. Inizia a leggere - "Marelli, non si sente!" - "Ehhh, prof" - Ricomincia a leggere - "Marelli, dobbiamo sentire tutti!" - "Ehhh, prof" - Ricomincia a leggere - "Marelli, mi prendi in giro? Alza quella voce".
Non potevo esimermi, mi girai, distesi il braccio, con la mano perpendicolare al piano delle ascisse e lo incitai "Alza la voce, coniglio alza la voce, aaaaalzaaaaa la voooceeeee, coooniiiglio aaaaalzaaaa la voooooceeeee".
Due settimane a spazzare il cortile, svuotare i cestini e verniciare le aule durante il pomeriggio. Sono stato più bidello io di tutti voi messi insieme. Però non potevo esimermi.
P.S.
Sono le 18.54 e il cretino continua a non ridarmi la BIC. Kuklinski, forever in my heart, ha ucciso per molto meno.