giovedì 26 gennaio 2012

Lunedì, 28 novembre 2011 - Giustificare l'assenza

Premetto due cose: la prima è che, come ho già scritto, adoro il mio lavoro e pagherei per farlo, la seconda è che ho l'enorme fortuna di poter portare il lavoro a casa, nel senso che tutte le menate burocratiche (e sono tante, credetemi), posso farle tra le quattro mura domestiche, mentre cucino, gioco con la mia cagnona, faccio una navigata sui miei siti preferiti. Detto queste le ultime cinque settimane sono state l'inferno sulla terra e oggi è stato il primo giorno con una mezza giornata libera.

A questo punto sorge spontanea la domanda: ma perchè le menate burocratiche devi sbrigartele tu e non la segretaria (che, unica collega, ci legge, quindi andateci piano, ahahahah)? Perchè ai piani alti hanno deciso di STRAVOLGERE l'orario di apertura dell'esposizione. Il mio precedente datore di lavoro, per motivi personali (voglia di stare con la pupa nel weekend), aveva imposto come orario (dell'esposizione, noi non abbiamo orario): dal lunedì al venerdì 9-12 e 15-20, preferendo perdere qualche denaro (non molti, la nostra fetta di mercato segue altre logiche rispetto a quelle della GDO) per stare con la famiglia. Anche con la nuova proprietà la tradizione era continuata, senonchè settimana scorsa mi chiamano in direzione e mi comunicano che

"..."
"..."
"Il nuovo orario sarà il medesimo ma esteso sui sette giorni. Darne comunicazioni agli interessati e organizzare i turni."
"Gli interessati sarebbero due: X (La Svety) e Y (Lamine), quindi dobbiamo assum..."
"Assumere???"
"Si fanno girare quelli che ci sono, altro che assumere" con tono che non è che non ammetteva replice ma nemmeno inarcate di sopracciglia.
Indomito: "Sì, ma..."
"Appena il nuovo orario andrà a regime, vedremo come riconoscerle il tutto a livello economico" (tradotto: "Quello che manca lo fai tu, (cretino)")

Grazie all'enorme disponibilità di tutti, marxista escluso per questioni di contratto, siamo riusciti, gestendo gli straordinari, a produrre una tabella di marcia, che speriamo di rispettare.

Siccome qualcuno me l'ha chiesto in PVT, specifico che siamo in sette

La Svety e Lamine in esposizione. La prima a segretariare, il secondo tuttofare tra magazzino, manutenzione del verde, pulizie, banca, posta e che più ne ha, più ne metta.
Antonio (un grande!) e George Best lavorano nei cantieri e, nei periodi di magra per l'edilizia (come questo), negli impianti industriali.
Baldo (a cui vogliamo bene anche se rumeno) nei piccoli interventi domestici.
E part-time, il marxista (quello però l'abbiamo assunto...lasciamo perdere, che altrimenti mi girano i maroni) a costuire camini e ad installare stufe.
E il sottoscritto, jolly. Col nuovo orario sempre di più, costretto (e questa è una costrizione vera, perchè è un lavoro che odio) a fare pure la segretaria (in autoreggenti e pornocchialetti).

Fatte tutte queste premesse noiose ma necessarie, per chiarire la mia assenza e per rispondere ai PM pubblicamente in modo da farlo una volta per tutte, passiamo alla ciccia. Di episodi ce ne sarebbero mille, inizio col raccontarne tre, gli altri nelle prossime puntate.

1) Ieri mattina, esposizione, moglie sottomessa con marito borioso, ma di quelli da film, alla Dogui.

Settore camini e stufe (mancava)

"Serve un aiuto?" (pensate voi a come sto messo, da artigiano a commessa della domenica)
Lui: "Stavamo solo guardando"
Lei: "Io però una domanda voleva farla"
"Dica"
Lei: "Volevo sapere cosa sarebbero esattamente i pellet"
"Segatura pressata in cilindretti"
Tutte questo a volume classico da domenica mattina. Toni morbidi, sorrisi larghi e comprensivi, decibel poco sopra lo zero. Ad un certo il boato...
Lui: "Ma cazzo, te l'ho detto già cento volte: quando non servono più fanno a pezzi i bancali e ci fanno 'sta roba"
Una volta riacquistata la funzionalità dell'orecchio: "No, quelli si chiamano pallet"
Lui come se avesse preso un cartone in mezzo al grugno
Lei: "Bene, continuiamo a guardare in giro"

Tempozero hanno preso la porta.

2) Qualche giorno fa

Ore 19.30, ultimo intervento della giornata

Finisco l'installazione di una porta doccia, che non è esattamente un'operazione leggera, ricevuta, pagamento, quando arriva la maledetta: "Senta, avrei una cosa da farle vedere"

Nervi a fior di pelle, maroni a fior di pavimento, fame da campo profughi

"Cooosa?" con musta da Jack Nicholson in Shining
Mi conduce in cucina o meglio quello che lei definiva cucina, in realtà una caverna.
"Vede, si forma la muffa sulle pareti, c'è un odore che si fa fatica a starci dentro, a volte mi marcisce persino il cibo se lo chiudo male e lo lascio lì per qualche giorno, i toast, per esempio"
"Ellammaddonna" guardo fuori dalla finestra, buio pesto: "Scusi ma fuori da qui che c'è? Una siepe di alberi?"
"No, no, proprio un bosco!!!"
"Eh, signora, sfido io che ci sia 'sta umidità. A lei i funghi non conviene andare a comprarli, le crescono direttamente in frigorifero"
Ride
"Mi consiglia un muratore?"
"Ma no, per far che? Basta un deumidificatore, anche di quelli portatili"
Si fa seria
"Lei lo fa per guadagnarci, guardi vè" con gesto della mano come a volermi dare delle sculacciate
Lo stomaco inizia a ruggire: "Quindi?"
"Quindi niente, era solo per chiederle se mi conveniva chiamarle un muratore"
"Sì, così poi le consiglia lui cosa fare. Per me le dice di rivolgersi ad un idraulico"
"Ok, ok, allora la saluto, alla prossima"

AAA cercasi maroni, anche usati

3) Il marxista non si scompone. Provo a caricargli delle molle ma questo non è il classico fattone moderno, questo è un comunista vecchio stampo, coi capelli corti e gli occhiali con montatura in osso. Neanche la caduta del governo Banana l'ha scomposto, mi ha detto che "Abbiamo cambiato un delinquente solo con un governo di banchieri e quindi, per loro natura, delinquenti." E' grande analisi politica!
Non demordo, continuo a caricare più molle di un orologiaio ma la sua chiusura, oserei quasi dire la sua "ritirata strategica", mi fa temere per la mia incolumità. Già mi vedo classificato come i conoscenti di Moretti in "Bianca". Il mio fascisolo recherà impressa la scritta "Nemico del popolo e della rivoluzione".

1 commento:

  1. #1 29 Novembre 2011 - 18:21

    Hahaha

    Antonio, George Best, BALDO....

    Ma una domanda: una cosa chiamata contratto esiste? E dice niente riguardo alle ore lavorative settimanali? Ok che vista la situazione economico-politica in Italia uno è contento se può lavorare ed esulta se addirittura viene anche pagato per lavorare, le condizioni vengono non in secondo ma in decimo piano, ma passare dal nulla al lavoro anche nel week-end è un bel salto.

    Gabor_

    #2 02 Dicembre 2011 - 17:09

    Antonio è un idolo di cui non ho ancora parlato.
    George Best è il finto alcolista.
    Baldo è un nome, nel suo caso un soprannome, che mi perseguita.
    Sì, esiste. Loro fanno 40 ore settimanali, con la possibilità di concordare un massimo di 40 ore mensili di straordinario. Sono io che ho un contratto, diciamo così, flessibile, da questo punto di vista. Infatti sono partito come aiutante e adesso faccio praticamente almeno 6 ore al giorno a compilare cartaccia da portare o inviare a gente che m'insegna come lavarmi le mani, protezione, prevenzione, VVFF, ASL e vaffanculo. 'sta settimana, ho fatto due giorni pieni (mercoledì e oggi) di SOLA burocrazia. Però non mi lamento, certo ogni tanto mi stresso, ma mi piace da morire.

    firissimo

    #3 04 Dicembre 2011 - 18:42

    [OT] Chiudono Splinder...

    ATTENZIONE!
    A partire dal 31 Gennaio 2012 il servizio Splinder verrà dismesso.
    A breve verrà inviata una comunicazione con le indicazioni da seguire per recuperare tutti i contenuti dei blog ospitati. Sarà inoltre possibile attivare un redirect su un nuovo indirizzo web.
    Gabor_

    #4 26 Dicembre 2011 - 12:01

    hey idraulicissimo... ma dove te ne andrai adesso???
    _Smith_

    #5 27 Dicembre 2011 - 13:51

    eh, sì, appunto... dove te ne andrai?? :-p
    utente anonimo

    #6 10 Gennaio 2012 - 14:04

    Penso Blogspot ma prima debbo consultare la mia posse. Ahahahah.
    firissimo

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