lunedì 23 gennaio 2012

Mercoledì, 27 aprile 2011- Il filo sottile che unisce colleghi e clienti

Ieri è stata una bella giornata!

Lamine, di cui vi ho già parlato, è il nostro factotum in esposizione. Tiene in ordine il magazzino, riceve i fornitori, aiuta la segretaria quando magari si presentano tre o quattri clienti contemporaneamente, paga le bollette, ecc...insomma è una sorta di jolly, quel che serve lui lo fa.
Tra le sue incombenze ci sono il taglio dell'erba nel giardino che circonda l'esposizione e, dato che per lavorare abbiamo una divisa composta da una tuta blu e una maglietta nera, quello di ritirare le divise al venerdì sera e al mercoledì sera e di ridarcele per il lunedì mattina e il giovedì mattina.
Io ho una sveglia fantozziana, nel senso che dato che inizio a lavorare alle 6, ogni minuto in più che dormo è benedetto, visto che tra l'altro alla sera mi addormento sempre verso l'una (se vado a letto prima inizio a girarmi nel letto e non dormo più) e anche se non timbro mi girano le balle arrivare anche solo con un minuto di ritardo.

Ieri mattina arrivo di corsissima in esposizione, mi vesto in un battibaleno, inizio a caricare i furgoni e a dare le istruzioni per la giornata. Nel frattempo sento un tanfo di olio e benzina terribile. Vado in un cantiere a fare un controllo e all'improvviso ne sento un altro. Risalgo sul furgone e c'è una puzza terribile di olio. Passo in un altro cantiere e 'sto lerciume continuava a sentirsi e vedevo anche degli sguardi strani da parte dei muratori ogni volta che mi avvicinavo. Alla fine, un po' perchè non ci non ci ho fatto più caso, un po' perchè il mio naso si sarà abituato, 'sta puzza non la sentivo più. Grazie al cielo comunque ho passato il resto della mattinata a collaudare un impianto per i fatti miei, senza avere a che fare con altra umanità.
Ieri pomeriggio ero in magazzino ad aiutare Lamine a sistemare uno stock di arredo bagno e lui mi chiede: "Fily, ma la maglietta te la sei portata a casa venerdì?" - "No" - "Uhm, io non l'ho trovata" - "No, scusa e questa cos'è?", tirandomi la maglietta da sotto la tuta - Gli vengono gli occhi a palla "Ah, quella è la tua maglietta?" (No, Lamine, vai tranquillo, sono solo tre anni che lavori qui) - "Ti droghi?" - "Cazzo, l'ho trovata per terra..." - "Ma per terra dove?" - "Eh, lì, di fianco al cestone delle divise sporche..." - (volevo darmi fuoco, sarà caduta fuori mentre la mettevo nel cesto ma la gemma non è ancora arrivata) "... pensavo che fosse uno straccio e l'ho usato per pulire il carburatore del tagliaerba!"

Bravo Lamine, il prossimo stipendio lo giriamo direttamente all'igienista mentale.

Dopo dieci minuti da questa ennesima riprova che i clienti dementi vengono attirati da colleghi della stessa natura, arriva in magazzino una signora. Uno di quegli esseri incommentabili che nonostante sul cancello ci siano due frecce come neanche nella Foresta di Sherwood, che indicano come a destra (per i clienti) ci sia l'ESPOSIZIONE e a sinistra (per i fornitori) il MAGAZZINO, non hanno ancora capito...CHE SE VIENI IN MAGAZZINO NON POSSO SERVIRTI!
Musica a palla, non la vedo finchè non mi bussa sulle spalle. Già da questo potete capire la simpatia che mi ispirava una che senza conoscermi mi bussa sulla scapola.

"$%£%$/%&/()&=()&)=/)?/=)/" (la musica a palla mi fa capire questo)
"Eh?" - mentre vado ad abbassarla ad un volume che comunque lei riteneva insopportabile
"Cercavo una tenda per la doccia!"
"Bene, deve andare in esposizione"
"A quanto me la lascia?"
"Chieda su in esposizione"

L'affronto è terribile, il Gabibbo è già pronto ad indossare il costume d'ordinanza, la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo dimostra tutta la sua arretratezza davanti a questo terribile sopruso.

"Ma come, sono venuta giù adesso e lei mi dice di tornare su?"
"Già"
"Ma poi, dico, lei cos'è qui a fare ad ascoltare la musica o a lavorare?"
"Signora, le tende le vendiamo in esposizione, arrivederci"

1 commento:

  1. #1 27 Aprile 2011 - 18:14

    anche a me ha sempre dato fastidio arrivare anche solo con un secondo di "ritardo", pur essendo uno dei titolari. e ha continuato a darmi fastidio per anni, fino a quando ho cominciato a fregarmene arrivando al punto di farmi quasi schifo da solo. quasi però, eh.
    _Smith_

    #2 28 Aprile 2011 - 08:48

    Ho una domanda, una richiesta ed un commento:

    Domanda: cosa fai esattamente? idraulica, condizionatori ed anche gas?

    Richiesta: hai mai pensato di fare un articolo coi vari tipi di cliente? Un po' come quello (spettacolare) sui vari tipi di spettatori alle partite. Sarei curioso di identificarmi in un cliente tipo XD

    Commento (che esula dall'articolo): oggi è venuto un ragazzo a fare la pulizia dello scaldabagno ed in seguito al tuo blog ho deciso di fidarmi un po' di più e di essere più gentile del solito. Alla fine il lavoro da fare era una cavolata (funzionava tutto anche prima, semplice pulizia) ma sono rimasto stranamente proprio soddisfatto...che un clima meno di terrore sia migliore per tutti?!

    Demario - Gabor

    #3 06 Maggio 2011 - 13:31

    E' un po come nel negozio di mio marito, alla fine hanno tolto la maniglia dal portone del magazzino, la gente entrava di lì perchè così si sentiva di famiglia, più importante e magari meritevole di più sconto e attenzione...
    Tomy

    #4 10 Maggio 2011 - 09:45

    What's happened? Sei sparito??
    Tomy

    #5 10 Maggio 2011 - 22:10

    Gabor, un tempo esistevano, in ogni ambito, i generici e gli specializzati. Oggi se non sei genericamente specializzato, sei segato dal mercato. Noi facciamo principalmente idraulica, caldaistica, climatizzazione e pannelli solari. Poi se capita, ad esempio, la riparazione di una lavatrice fuorigaranzia non ci tiriamo indietro. Prima facevamo (Lamine e l'altro senegalese che ora lavora nei cantieri) anche gli spurghi e le ispezioni ma, se si vuole stare all'interno della legge, i costi di smaltimento sono esorbitanti e i guadagni ridotti a poche centinaia di euro al mese.

    Per quanto riguarda i clienti tipo c'è già in carniere qualcosina.

    Bravo, quindi ti avrà sicuramente ciulato! Ahahahah

    Tomy, sono andato una settimanella a Barcellona. Era da metà agosto che non facevo un giorno di ferie, esclusi tre giorni compensativi e la mezza giornata del 31 dicembre! Anche noi artigiani abbiamo una stamina da coccolare!
    firissimo

    #6 11 Maggio 2011 - 07:17

    Beato te io oltre ad aver praticamente saltato le ferie l'anno scorso, mi sa anche quest'anno...
    Tomy

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