venerdì 20 gennaio 2012

Martedì, 08 marzo 2011 Sconti - Prima parte

Partiamo da un presupposto: fatturo tutto, fino all'ultimo centesimo e probabilmente sono tra i pochissimi artigiani italiani a farlo, quindi se il mio servizio costa X, costa X. Non che costa X senza fattura e X+20%X con la fattura. Niente sconti, niente abbuoni, niente saldi, soprattutto se richiesti dal cliente, visto che il costo di massima gli viene sempre riferito e quasi mai sforo dalla somma pattuita che tengo appositamente alta per evitare questi incovenienti. Al massimo se vedo che la situazione è difficile (madre con migliaia di figli in groppa, vecchie con la minima, ecc...) qualcosa lascio andare, ma lì mi fermo e soprattutto l'eventuale sconto e l'entità dello stesso li decido io, non loro.

Questo post parte dal fatto che stamattina mi sono sentito chiedere

"Neanche uno sconto? Oggi è la festa della donna!" (e 'sti grandissimi cazzi???)

Ne ho sentite tante in questi anni, ho indagato a fondo l'imbecillità della specie umana, la perdita della dignità per avere 10 euro in meno di fattura ma una simile idiozia ancora non l'avevo sentita! E' bastata però per aprire i cassetti della memoria di tutte quelle che mi sono sentito dire in questi anni.

"Non fa un bello sconto ad una cliente affezionata?" (mai vista)

"Guardi che anch'io facevo l'idraulico, lo so quanto può venir a costare un intervento del genere" (l'intervento era la sostituzione della guarnizione di un miscelatore, roba che un idraulico, per quanto anziano, farebbe bendato e con le mani legate dietro alla schiena)

Poi ci sono quelli che fanno i finti ingenui

"In esposizione questa vasca era scontata" - "Eh, infatti costava 1500 euro, con uno sconto del 30% fanno 1200" "Io pensavo..." - "No, non poteva pensare...c'era scritto 1500 sbarrato, - 30% e 1200 euro a caratteri cubitali" "Dovreste essere un pò più chiari, questo è fregare la gente" - "Va bene, riferirò, nel frattempo questa è la fattura"

Poi c'è il capitolo "Diritto di chiamata"

Una chiamata costa 20 euro, un regalissimo viste le cifre che girano in zona. Se tu mi chiami per intervenire in una casa che sta a 15-20 km dal mio posto di lavoro, che quando va bene (9-11 o 14-16) vuol dire un'ora di strada tra andata e ritorno, nonchè la relativa litrata di benzina, il prezzo è quello. Se poi il mio intervento dura un'ora o sei mesi è completamente ininfluente.

"Ma come? 40 euro per 20 minuti di lavoro?" - "20 euro di chiamata+10 euro per la sostituzione del pezzo e 10 euro di manodopera" - "20 euro di chiamata? A 'sto punto conveniva farlo da me" - "Ecco, faccia da lei, così poi mi richiama e ne spende 150, nel frattempo questa è la fattura"

Al capitolo "Diritto di chiamata" fa seguito la sottocategoria "diritto di chiamata per urgenze"

Ogni giornata lascio un'oretta libera per le urgenze, ma questo non significa proprio niente, è un mio metodo per organizzare meglio il lavoro. Un'urgenza si paga come un'urgenza, non è che perchè io so organizzarmi, tu devi avere uno sconto, anche perchè il fatto di lasciare un'ora libera è anche un rischio, visto che capitano anche delle giornate in cui di urgenze non ce ne sono.

"Ho un'urgenza, ecc..." - "Il problema glielo posso risolvere anche in mattinata, sappia però che nel caso deve pagare la chiamata d'urgenza" - "Oh sì, sì, non ci sono problemi" - Intervento - "Sono 60 euro di chiamata, ecc..." - La signora, prima disponibile a tutto e ora rilassata perchè il problema è stato risolto, inizia a mercanteggiare "Io pensavo, io credevo...". In quel caso se sono in buona faccio finta di niente, se ho già i maroni girati, a costo di giocarmi il cliente: "Signora lei non pensi, che c'è già gente che pensa al posto suo, questa è la fattura"

2 commenti:

  1. #1 08 Marzo 2011 - 19:11

    Dei gran clienti. Effettivamente reagirei anche io così!

    10

    #2 09 Marzo 2011 - 10:28

    Un mio compagno i squadra che possiede un negozio in centro mi ha raccontato scene simili:
    Articolo da 52€ con cartellino del prezzo, lo fa battere alla cassa poi dice "dai te ne do 50, mi offri il caffè hahaha".
    Oppure signora con un buono di un reso scaduto che entra dicendo decisissima, "ho un buono scaduto ma è valido." ??!?
    Lui l'ha accettato, ma è il commerciante che deve dire è valido lo stesso, non il cliente...

    Demario

    #3 19 Marzo 2011 - 11:43

    La gente vogliono la seconda parte!

    zuna

    #4 22 Marzo 2011 - 02:13

    Grande fair! Voglio anzi pretendo un nuovo post! Tuo affezzionatizzimo Jako

    #5 24 Marzo 2011 - 22:45

    Quindi se ti chiamo niente sconto? neanche uno sconticino piccolo piccolo?
    Lulla

    RispondiElimina
  2. #1 08 Marzo 2011 - 19:11

    Dei gran clienti. Effettivamente reagirei anche io così!

    10

    #2 09 Marzo 2011 - 10:28

    Un mio compagno i squadra che possiede un negozio in centro mi ha raccontato scene simili:
    Articolo da 52€ con cartellino del prezzo, lo fa battere alla cassa poi dice "dai te ne do 50, mi offri il caffè hahaha".
    Oppure signora con un buono di un reso scaduto che entra dicendo decisissima, "ho un buono scaduto ma è valido." ??!?
    Lui l'ha accettato, ma è il commerciante che deve dire è valido lo stesso, non il cliente...

    Demario

    #3 19 Marzo 2011 - 11:43

    La gente vogliono la seconda parte!

    zuna

    #4 22 Marzo 2011 - 02:13

    Grande fair! Voglio anzi pretendo un nuovo post! Tuo affezzionatizzimo Jako

    #5 24 Marzo 2011 - 22:45

    Quindi se ti chiamo niente sconto? neanche uno sconticino piccolo piccolo?
    Lulla

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