lunedì 23 gennaio 2012

Martedì, 31 maggio 2011 - Richiesta un po' strana - Prima parte

Qualche settimana fa arriva in esposizione una signora che, senza troppe storie, sceglie una vasca idromassaggio. Mi dice che ha appena comprato casa, che è stata ristrutturata da una squadra di muratori, mi porta le misure del bagno e persino una foto, il tutto perchè abita in un paesello a 30 km da qui e non voleva farmi fare la sfaticata di andare là per un sopralluogo banale, che poteva fare anche lei. Vorrei quasi darle un bacio ma mi trattengo ed è un bene visto che, se è vero che l'amore fa presto a trasformarsi in odio, dopo il numero che mi ha fatto, l'avrei accoltellata. Fissiamo la data dell'installazione e mi dice che il bagno è in una posizione "un po' strana" e che è meglio se, fermatomi in un punto che conosco, le telefoni per farmi guidare a casa sua. Assolutamente stordito davanti a cotanta gentilezza, non do peso a quell' "un po' strana". Bravo pirla.

Quella mattina faccio quanto segue, le telefono ed inizia a guidarmi, dopo due-tre km di strade pazzeeesche, mi fa inoltrare in mezzo ad una strada sterrata, strada sterrata che diventa prima una mulattiera, poi un sentiero in mezzo al bosco. Ad un certo punto le chiedo se ha una vaga idea del fatto che starei guidando un furgone e non una biciletta. Lei ride (che cazzo ridi?) e mi dice di proseguire che poi la ringrazierò. Finalmente arrivo a casa sua. Finalmente una sega. E' indescrivibile la posizione di quella casa, pareva di essere nelle fiabe: c'era uno spiazzo, circondato dal bosco, a 3-4 km dalla casa più vicina, e, in mezzo a questo spiazzo, una collinetta irraggiungibile in auto, alla cui sommità stava la casa, che era collegata al sentiero che avevo appena percorso da una scala che probabilmente era già vecchia nel 1911. Piena di erbacce, con pietrisco distribuito su tutta la rampa, ogni tanto anche qualche pianticella per non farsi mancare niente. In cima a questa scala, una porta a cui davo cinque minuti di vita prima di staccarsi e finirmi direttamente sul cruscotto del furgone.
Insomma tutto molto bello, oserei dire caratteristico, se non fosse che non ero andato a lì a passare una vacanza ma a portare su una quintalata di vasca idromassaggio.

Io e il mio collega non abbiamo tra le qualità fisiche di base la forza, ma a furia di "Tira", "Molla", "Dai", "Forza", ecc...riusciamo ad arrivare in casa. Una roba disumana, roba che se ci avesse visto un cinese che passa 16 ore al giorno confezionando borse in un sottoscala, ci avrebbe detto che siamo degli schiavi. Penso di aver perso un litro di sudore, eravamo sfiniti al punto che è bastata un'occhiata col mio collega per capire che prima di iniziare a lavorare era il caso di fumarci una paglia per rilassarci un attimo e riacquistare la forza. Comunque va detto che, nella sfiga, abbiamo avuto anche culo. Il bagno era la stanza che stava dietro a quella porta. Mentre siamo lì, fuori dalla porta, la signora mi dice: "Scusi, già che è qui, le dispiace venire a vedere l'occhiata in giardino che volevo installare anche l'impianto d'irrigazione?" - "Si figuri, prego, faccia pure strada". Però, appena giro i tacchi, mi viene il sospetto di cosa ci azzecchi un giardino (da irrigare, poi...) in quel contesto. Pensiero che metto subito in archivio, quando inizio a spiegargli come dovrebbe fare l'impianto, dove mettere la centralina, quali sono le migliori marche. Ad un certo punto, mentre le parlo, mi scappa l'occhio sul cancello e soprattutto su quello che c'è dopo il cancello. Una strada senza una buca, asfaltata, larga.

"Scusi signora, ma questa strada dove porta?"
"Giù, allo stradone" (lo stradone sarebbe la provinciale)
"E perchè lei m'ha fatto venire dall'altra parte?"
"Eh, sapevo che la vasca era pesante, non volevo farle attraversare la casa con la vasca in mano, infatti ha visto che la prima stanza che ha incontrato appena arrivato in casa è stata il bagno"
"-"
"E' per quello che le ho detto che mi avrebbe ringraziato, quando mi diceva che la strada era brutta"
"Già"

Vi ricorderei che quella "un po' strana" era la posizione, non la signora.

1 commento:

  1. #1 01 Giugno 2011 - 15:41

    che ingrato! non ti ha fatto attraversare tutta la casa e ti lamenti pure.......:-)
    utente anonimo

    #2 01 Giugno 2011 - 19:52

    Miiiiii da ucciderla e seppellirla sotto la vascaaaaaaa
    utente anonimo

    #3 02 Giugno 2011 - 13:54

    Ma questa è tutta sciroccata!
    Tomy

    #4 03 Giugno 2011 - 00:00

    Fatico ancora ad immaginarmi la planimetria di questa casa.

    Alcool

    #5 04 Giugno 2011 - 10:36

    nella mia ignoranza non rammento come era la frase giusta,insomma:la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni,mi pare:la sua era la classica buona intenzione!^_^
    viga

    #6 23 Giugno 2011 - 23:10

    Piccolo abitante della tua terra, cosa vuoi? Un fermoimmagine?
    firissimo

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