lunedì 23 gennaio 2012

Mercoledì, 18 maggio 2011 - Ajeje Brazorf

Vi avevo promesso Ajeje Brazorf, che Ajeje Brazorf sia.

Lunedì scorso, appena ritornato da una settimana di vacanza in quel di Barcellona, sono assalito dalla solita telefonata che da due anni a questa parte, bimestralmente, mi sfracella i maroni. Questo cliente ha un impianto con una geometria di tubature che probabilmente neanche negli anni Sessanta si faceva, praticamente sono ad angolo retto, una pacchia per le otturazioni, gli ingorghi e lo sporco. E' da due anni che continuo a ripetergli, andando anche contro al mio interesse economico (non vorrei passare per una persona in odore di santità, ma il denaro guadagnato o fatto guadagnare al mio datore di lavoro non sono le prime cose che mi interessano del mio lavoro, che adoro in quanto tale, non solo come fonte di guadagno), che sarebbe più intelligente fare un pozzetto d'ispezione al piano interrato, in modo che, in caso d'ingorgo, potrebbe sgorgarlo da solo senza problemi (basta inserire un getto d'acqua forte) o comunque se proprio sentisse l'impellente necessità di chiamarmi, sarebbe un intervento da dieci minuti, con conseguente risparmio di tempo (mio) e di denaro (suo). Lui non ne vuole sapere, ogni volta accampa una scusa nuova, ogni volta mi dice che lo farà la volta successiva, ogni volta mi dice che costerebbe troppi quattrini (farei notare che ormai è arrivato a spendere il quintuplo di quello che avrebbe speso se avessi fatto da subito un pozzetto). Per completare il quadretto aggiungiamoci che è uno che è conosciuto nella zona per averne combinate di tutti i colori, non ultimo quello di aver rischiato, all'imberbe età di settant'anni, di diventare una torcia umana, provando su di sè gli effetti del "ritorno di fiamma" mentre alimentava la stufa con un flacone di alcol. Io sono uno convinto che si fa male solo chi lavora, però uno che tenta di ravvivare un fuoco con un flacone di alcol è un deficiente senza se e senza ma, poche storie.

Vado a casa sua e, all'ennesimo rifiuto di risolvere il problema con un pozzetto, dopo un pò di lavoro di molla sturalavandino, acidi e pistola a 8 atmosfere, riesco a risolvergli il problema. E' un uomo dalle facili infatuazioni e la sua passione, quando vado a lavorare a casa sua, sono gli acidi. Ogni volta mi chiede se posso lasciarglieli, ogni volta gli rispondo di no. Il motivo è presto detto: gli acidi, oltre che complicati da usare (non c'è un acido universale per tutte le tubature e se sbagli l'acido devi rifare l'impianto), sono anche la roba più pericolosa con cui mi trovo a lavorare, materiale da professionisti, per usarli ho frequentato un corso alla Camera di Commercio. Per utilizzarli, bisogna indossare guanti impermeabili e mascherina, perchè se ne respiri i vapori sputazzi sangue e se ti vanno sulla pelle ti ustioni. Non li darei a nessuno, figurarsi ad uno che c'è caso che li usi per bagnare le scaloppine.

Il genio però non ne può più di spendere un centinaio di euro ogni due mesi e prova l'affondo: "Ma perchè non me li vuole lasciare?" - "Perchè sono pericolosi, materiale da professionisti" - "Ma lei lavora sotto titolare?" - "Sì" (avevo già capito dove voleva andare a parare) - Ma lui mi spiazza con un dribbling d'altri tempi e tenta di corrompermi: "Se me lo lascia, le dò dieci euro in più." - Stavo sistemando gli attrezzi nella cassetta, alzo lo sguardo come a chiedergli, al posto dei dieci euro, il numero del suo spacciatore, visto che con dieci euro non mi corrompevano neanche a otto anni. A quel punto, altro cambio di passo e zampata del fuoriclasse: "Ne vuole venti?"

Lascio a voi ogni commento.

1 commento:

  1. #1 18 Maggio 2011 - 16:52

    Mi chiedo sinceramente una cosa: ma, con una "testa" del genere... come ha fatto a sopravvivere fino a 70 anni senza perire variamente a seguito di una qualche sua genialata?
    L'angelo custode di quest'uomo non può permettersi mezzo secondo di distrazione!!
    Shunrei78

    #2 18 Maggio 2011 - 22:46

    stavo mangiando e ho rischiato il soffocamento dalle risa!
    utente anonimo

    #3 19 Maggio 2011 - 12:52

    Ahah, giusto a pasquetta ho acceso la carbonella con spruzzate intermittenti di alcool...però senza diventare un falò umano!
    Il tipo oltre che fuori di testa non è neanche furbissimo, girando qualche supermercato l'acido muriatico si trova piuttosto facilmente. Magari non sarà ac. cloridrico al 37% ma già il 10% basta e avanza per fare porcate.

    Tanto per farti divertire ti racconto delle mie vicine di casa del primo anno pavese, hanno fatto una cosa spettacolare: lavandino che non scarica hanno alternato idrossido di sodio ad acido cloridrico. Evidentemente la chimica non è/era il loro forte perchè si sono anche stupite di come nonostante cotanti corrosivi l'ingorgo aumentasse al posto di diminuire...

    Demario - Gabor

    #4 19 Maggio 2011 - 19:58

    ahahah io quest'uomo lo adoro!!!
    _Smith_

    #5 20 Maggio 2011 - 17:50

    Questo interesse morboso per gli acidi è davvero inquietante....
    Tomy

    #6 23 Giugno 2011 - 23:16

    Gabor, non fare il figo e ricorda alla gente come si chiamano, commercialmente, l'idrossido di sodio e l'HCL. Comunque le due tizie assolutamente geniali: se mischiavano acqua e acqua, sgorgavano di più.
    firissimo

    #7 26 Giugno 2011 - 21:32

    Haha...

    Beh l'idrossido di sodio o soda caustica è lo stur del penny market (che qualche volta ho usato con successo) o anche il mr muscolo idraulico gel (che non ho mai provato, lo stur costa meno). Ovviamente bisogna leggere le istruzioni e seguirle.

    Per l'HCl invece...non ho proprio idea del nome commerciale! Non ne ho mai avuto bisogno.

    ps.: il metodo che uso più spesso e con più efficacia resta questo:

    http://www.puntoregalo.it/files/Archivio_PUNTO_REGALO_Files/Foto/27103_1.JPG

    Demario - Gabor

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