giovedì 26 gennaio 2012

Martedì, 13 settembre 2011 - Cancelli coltelli

E finalmente diamo un senso al "tuttofare", che magari qualcuno si chiede perchè non bastino i "deliri di un idraulico". No, non bastano, perchè quando ho tempo libero faccio qualche lavoretto, soprattutto (ma non solo) a persone anziane: tagliare l'erba, cambiare l'olio dell'auto, potare una siepe, aggiustare un'antina, spalare la neve, ecc...tutto quello che non concerne la mia professione in senso stretto e che non richieda una professionalità estrema.

Sono persone che mi "scelgo" io, dotate dell'intelligenza necessaria per sapere che la forchetta serve per afferrare un pezzo di cibo e introdurlo nella cavità orale e per cui è raro che succedano episodi da raccontare qui sopra. Venerdì scorso però è successo.

Ottant'anni, un ignorantazzo da far paura, uno di quelli che negli anni Sessanta ha trovato il modo di far due lire ma che è rimasto sempre l'ignorantazzo che era. Proprietario di nota auto tedesca. Da quando ho la patente, lo porto a fare il tagliando. Alla mattina partiamo con due auto, torniamo indietro con l'auto della figlia, al pomeriggio torniamo con l'auto della figlia, lui ritira l'auto e io torno a casa. Per motivi presumo di sicurezza, visto che le auto custodite non costano esattamente due lire, l'entrata dell'officina è formata da due cancelli. Si apre il primo cancello, si decanta in una zona intermedia, si chiude il primo cancello, si apre il secondo. Tutto automatico, come nelle banche.

Io non so da quanti anni ci sono quei due cancelli, so solo che da sette anni lo porto io e ci sono sempre stati. Lui non ha ancora capito come funzionano. Ogni volta sono furiose suonate di clacson, robe da concerto metal, pugni sul volante, bestemmie sparate ad un volume talmente alto che le sento a finestrini chiusi. Probabilmente ha pura di morire lì. Sette anni a passare il viaggio di ritorno a spiegargli il funzionamento dei cancelli. Sette anni a vergognarmi io per lui. Sette anni a non capire un cazzo.

Venerdì, dopo la consuete e gustosa scenetta, il capofficina:

"Lei è normale? Non ha ancora capito dopo vent'anni come funzionano i cancelli? Perchè adesso mi sono veramente rotto..."

Si è offeso. Lui!

1 commento:

  1. #1 14 Settembre 2011 - 20:00

    beh, fortuna che te lo sei "scelto" te
    _Smith_

    #2 15 Settembre 2011 - 00:04

    Di sicuro la tenacia non gli manca...
    Gabor_

    #3 15 Settembre 2011 - 15:37

    Smith, il fatto è che questo genio è fratello di una santa donna a cui faccio quanto detto in precedenza e quindi mi sento quasi in debito. Comunque il tagliando è l'unico rapporto che abbiamo.
    firissimo

    #4 16 Settembre 2011 - 12:36

    sì maa, piuttosto che portarlo a fare il tagliando alla macchina... non puoi portarlo a farsi un tagliando al cervello?
    _Smith_

    #5 24 Settembre 2011 - 07:19

    Ahahaha ma a me chi si incazza e bestemmia con ignoranza fa sempre ridere... non mi sarei stancato di sentirlo in sette anni, e non mi sarei mai nemmeno impegnato per spiegare il funzionamento.
    Poi se dopo sette anni, hai pure la soddisfazione di vederlo cazziato da un'altra persona, ancora meglio!!!
    utente anonimo

    #6 24 Settembre 2011 - 08:06

    Mi sembra il mio titolare, non sente ragioni se le cose non funzionano nel modo in cui pensa lui sia meglio..
    Tomy

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