lunedì 23 gennaio 2012

Giovedì, 14 luglio 2011 - Un ometto

Oggi sostituzione di un lavello in cucina. Anche se è un lavoro che possiamo fare tranquillamente da soli, quest'oggi l'abbiamo fatto in due in modo da velocizzare i tempi e fare la pausa pranzo che già ieri avevamo leggiadramente saltato. Va bene che Gordon Gekko, ma anche Fabrizio Corona, diceva che "Il pranzo è per chi non ha niente da fare" ma due giorni di fila no, eccheccazzo!

Siccome in questa settimana stiamo lavorando in un cantiere che per venerdì prossimo deve essere finito, altrimenti la penale diventa 'na roba che quella di Berlusconi a DeBenedetti è uno scherzo, questi lavori al dettaglio li possiamo fare o rosicchiando tempo alla pausa pranzo o dopo le 19. Fatto sta che eravamo in una casa abitata, a quell'ora, da una mamma imboccante e da un nanetto deglutente, fianco a fianco a noi in cucina (non pensate a niente di drammatico: è gente molto povera, nella loro cucina potrebbe atterarci un Cessna, che non se ne accorgerebbe nessuno). Il solito di teatrino di "Come fa l'aereo?" e altre puttanate. Il bambino fa il verso e la mamma gli sbadila giù per il gargarozzo quintali e quintali d poltiglie non meglio identificate, roba da astronauti. Senonchè ad un certo punto il nanetto si rompe i coglioni di velivoli, draghi, BenTen e altra cianfrusaglia ed inizia ad emulare Giacinto Pannella, detto Marco. Nonostante il nanetto abbia solo due anni, gli manca solo la barba per assomigliare a Ferrara, ma per la mamma è praticamente allo stremo. Come farà a vivere senza mangiare le ultime due cucchiaiate di quella brodaglia, la FAO come può rimanere indifferente davanti a questa catastrofe? E l'ONU, che dice l'ONU?

Nel frattempo dico al mio collega di andare a prendere sul furgone la smerigliatrice perchè c'era da fare qualche adattamento del lavello. Quando ritorna, la mamma gioca l'ultima carta, "Se non mangi, il signore ti porta via con lui". Ora, a parte l'idiozia dell'inculcare ai bambini paure senza senso, il mio collega fa veramente paura, oltre ad essere di una bruttezza rara, acuita dal mio splendore. Ah, dimenticavo...è pure rumeno. (prima che arrivi qualche anima bella: sto scherzando, oltre a leggere 'sto blog, ci ho fatto pure le vacanze insieme - in Romania - l'anno scorso).
Sta di fatto che siccome l'intelligenza va di pari passo con la bellezza, a sentire queste parole, passando dietro alla mamma, fissa il bambino, allarga le gambe, impugna il flessibile, ribalta gli occhi e fa il gesto del tagliagole.

Pausa

Il bambino inizia a strillare, scopre la quarta dimensione, vomita verde, la sua testa ruota a 360°. La mamma non capisce più una sega, lo porta fuori in giardino per tranquillizzarlo.

"Ma sei sfigato?"
"Io??? E' il bambino che è sfigato, non capiva che stavo scherzando?"
"-"
"-"
"Vai sul furgone, per favore, che qui finisco io"

Dopo cinque minuti rientra la mamma col nanetto

"Cos'era successo signora?"
"Mah, penso l'abbia punto una vespa"
"!!!"
"D'altronde è la zona..."
"Eh sì, è stato anche bravo a non piangere più di tanto"
"E' un ometto lui" accarezzandogli i capelli
"Un ometto..." mentre mi si sfracella una gonade per terra. A quel cretino tutte bene gli vanno.

1 commento:

  1. #1 15 Luglio 2011 - 21:00

    complimenti, avete creato un nuovo leghista.


    Jako

    #2 17 Luglio 2011 - 10:22

    sostengo il geniale collega:ai bambocci cazzola questo e altro!

    viga

    #3 29 Luglio 2011 - 09:54

    una storia geniale, e ottimo racconto, con tanto di citazione di gekko! ;)
    un2006pessimo

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