lunedì 3 dicembre 2012

Chi parla delle Notti d'Oriente è perché non ne conosce i giorni!

Da martedì alle 9.15 sono nel Sultanato. Cosa sia successo martedì mattina, mezzogiorno, pomeriggio, cena, sera, notte, notte fonda non è argomento di questo blog, quindi passiamo al mercoledì. Ho conosciuto il mio capo (che non è Goldrake), un ingegnere pavese (a cui però non ho ancora chiesto perché i pavesini si chiamano pavesini se son di Novara) e, soprattutto, i miei dieci schiavi. A cui fa molto ridere il fatto che io mi chiami...Calippo. Vedete, non abbiamo esportato solo mamma, pizza, mafia, spaghetti e mandolino ma pure quello stronzo ghiacciato che ora mi si ritorce contro. Il fatto che poi esista il Calippo Fizz, che con Filippo produce ulteriore assonanza, li fa ulteriormente ridere. Praticamente sono sputtanato già dalla presentazione.  Sabato è stato il primo giorno, perché qui il weekend usa di giovedì e venerdì (c'è anche l'alternativa occidentale: venerdì-sabato, ma volevo calarmi da subito nella nuova realtà). E' dura, ma penso sia solo questione d'abitudine, nel senso che debbo imparare a tenere insieme troppe cose (nuovo lavoro, nuovi compagni, nuova lingua), ma non c'è molto altro da dire. Il Sultanato per ora è un parco giochi, nel senso che mi fa TUTTO molto ridere e molto stupire, giro per le strade come se fossi a Gardaland, mi sento Alice nel Paese delle Meraviglie (con molta meno droga, purtroppo).

Anzi, a dir la verità ci sarebbero da dire tre cose:

- Debbo affinare il mio inglese: ieri mentre eravamo sull'impianto, parlavo al cellulare per dare istruzioni a tre miei schiavi che operavano sullo stesso impianto a qualche centinaio di metri. Guardate che è difficile dabbestia parlare in inglese (inglese tecnico) otto ore al giorno. No, non è un alibi per giustificare il "Shut up", con loro che al posto di chiudere la check valve (valvola di non ritorno, per voi italofoni), hanno pensato bene di chiudere la bocca.

- La marca verso il polpottismo procede a passi sempre più spediti. Ora siamo nella fase del sindacalismo rivoluzionario. Orbene, nel contratto ci sono i voli pagati. Vacanze di Natale: dal 23 al 28. Il che vuol dire che 22 (e 29, ma transeat) si lavora. Ma che senso ha, quando c'è un comodo volo il 21? Faccio weekend, poi lavoro un giorno e poi parto? E poi il 22 iniziano le prove per la Messa di Natale, debbo compiere i necessari atti di nonnismo nei confronti dei chierichetti più giovani, non posso arrivare bel bello il 24, solo alle prove generali! Sto cercando di trovare altri europei per condurre la battaglia! Lotta dura senza paura!

- Oggi sono stato per la prima volta in vita mia, anche se per poche ore, su una piattaforma. Goldrake ha pensato bene di allietarmi la giornata con un: "La prima volta? E sapere che la tua fidanzata non mi sembra tanto prosperosa". Ora, sommando il contenuto della battuta, il fatto di usare fidanzata anziché morosa "and this rub salt into the wound" avrei voluto buttarlo giù dall'elicottero.

Goldrake, con cui peraltro vivo in simbiosi, dentro e fuori dal lavoro, e che, per giunta, ha familiarizzato con la morosa nella festa di benvenuto di venerdì (non vi dico i triboli per trovare una bottiglia di Moscato). Anzi, a giudicare da una foto, gli è anche scappata un attimo la frizione. Ovviamente, nell'eventualità, mi riserverei di ammazzarli qui, dove ho un diritto familiare all'avanguardia che mi tutela. No, non dovete fare quella faccia lì, farvi rubare (e vedete che signore, con tutti i termini che c'erano ho usato rubare) la morosa da Goldrake è uno smacco che si lava solo col sangue. Macellazione halal, per la precisione.

Direi che per oggi basta, un altro giorno vi racconterò dei magnifici modi per passare il tempo libero usati dai giovinotti locali (gli omanotti, anche questa è marchiata GR), roba da far sembrare Crotone o Aosta una via di mezzo tra Las Vegas e Disneyland.

2 commenti:

  1. AAAAAAAAAAAAAAAAAA minchia meno male. allora tuttappost mi fa piacere e divertiti che secondo me succederà di tutto e di più!!!

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  2. ebbravo fair! voglio vedere una foto di goldrake comunque!
    qua in messico il moscato è raba da signori ed impiegati dell'ambasciata, ora va alla grande il lambrusco secco Cantine Riunite, di quelle buone cose che ti ricordano le serate da universitario a Bologna, sotto il Ponte di Via Libia per intenderci.

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