giovedì 20 giugno 2013

Kill 'em all


Al lavoro c'era una rete locale e internet che funzionava beniZZimo. Era un po' lenta ma non cadeva MAI. Siccome qualche genio scaricava porno (giuro: qualche genio scaricava porno attraverso la rete internet e poi, per non farsi mancare niente, li condivideva con quella locale), la company (che, giustamente, non vuole avere scazzi con le autorità, visto che ballano miliardi di euro di commesse e qui ti lasciano fare tutto ma in quel campo sono rigorosissimi), ha messo una NUOVA rete aziendale, in cui bisogna registrarsi e dove i filtri per la pornografia sono l'Alcatraz dell'informatica. Ora, io lo so che sono un vecchio arnese della reazione, un residuato dell'Ottocento, eccetera eccetera ma acciderbolina, perdindirindia, poffarbacco chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quel che lascia ma non sa quel che trova, quindi cacchiolotta, cacchiolina e cacchioletta, PRIMA DI TOGLIERE UNA RETE CHE FUNZIONA, ASSICURATI CHE QUELLA NUOVA FUNZIONI E NON CADA OGNI 7 SECONDI.

Ohm

Oggi dovevo fare una condivisione dati col tecnico che sta cinque blocchi più in là. La fottuta rete continua a cadere. Devo andare nel blocco del tecnico. Dalla decisione di andarci al trasferimento di dati nell'ordine:

- sbuffo con anemometri che rilevano vento forte
- tiro presa computer che a momenti viene dietro anche tutta la centrale elettrica.
- afferro pc e lo sbatto nella 24ore come un salumiere "Ho fatto un etto e mezzo, lascio?"
- la Vale: "Filippo?" - "Zitta, perdio, zitta".
- sbatto porta dell'ufficio. Anzi abbatto porta dell'ufficio.
- incontro due persone in corridoio, ignoro chi fossero. Il corridoio è stretto, me ne fotto, io debbo passare. Travolte.
- sbatto porta del blocco. Anzi abbatto porta del blocco.
- esco, dribblando i mendicanti, a cui solitamente sorrido, al grido di "Fuori dal cazzo".
- è giovedì, e al giovedì tra i nostri due blocchi c'è un fottuto mercato. Avete presente un mercato arabo? No, dico, avete presente?
- bestemmio fortissimo mentre passo tra bimbi piangenti (del cazzo) e vecchie zie (del cazzo). Che contrattano. Oggi non me ne frega una sega delle usanze locali, se hai i denari compri, altrimenti LEVATI DAI COGLIONI.
- arrivo nel blocco, mi accoglie un fottuto indianino: "Sono Poletti, blocco 3, mi faccia andare su, diodundio"
- l'infame mi chiede il tesserino. Il tesserinoooooooooooooooooooooooooooooo. "Senti, amico, fammi andare". E mi metto a uovo, praticamente. Non stavo prendendo le scale: stavo invadendo, torcia in mano, i gradini. Per fortuna prima di strangolarlo arriva il tecnico che fa segno di farmi passare.
- arrivo nell'ufficio, non c'è l'aria condizionata. "Accendi 'sto cazzo di climatizzatore" - detto così, con la tranquillità con cui potrei rivolgermi ad un amico e non ad uno che ha vent'anni più di me e non so neanche da dove venga
- "A me dà fastidio". Lo fulmino. Va giù a pigliarmi un baracco che probabilmente è roba lasciata qui dai portoghesi.
- Nel mentre, cerco una presa. Ce n'è una occupata. Tiro fuori una multipla dalla valigetta tecnica e la attacco.
- Dopo cinque minuti che siamo lì a passarci dati, arriva quello che aveva la presa dove ho messo la multipla. La persona che mi sta più in culo in questo ambiente. Il suo computer è spento.
- Gli spiego che ho messo la multipla, mi dice che il suo non ha batteria e quindi quanto ho tolto la spina gliel'ho spento.
- Lui è leggermente contrariato. Il mio omologo gli dice: "Dai, non farlo arrabbiare".

A 34 gradi col 75% di umidità. La mia speranza è che vada tutto dritto fino a stasera altrimenti ne stendo qualcuno. E pensare che stamattina mi ero svegliato coll'idea di scrivere un post "allegro". E non ditemi "anche qui è arrivato il caldo umido", che è come quello che va a dire all'infartuato che si deve far mettere 7 bypass: "Consolati, anch'io stamattina mi sono operato: ho tagliato le unghie".

P.S.
Il bello è che già ora, a semifreddo, mi accorgo di avere un attimino esagerato e di aver incontrato tante persone comprensive, mendicanti compresi, lungo la strada. Quindi domani, a freddo, mi dirò, come al solito: "Filippo, t'è andata bene anche stavolta". Però oh. Eh.

10 commenti:

  1. Beh, io mi sarei incazzata come una iena se ho il pc acceso e uno mi stacca la spina, eh...

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    1. Non è che l'ho fatto scientemente. Pensavo avesse la batteria inserita. E comunque lui s'è (quasi) incazzato, ma il mio omologo, superiore in ruolo (e qui la gerarchia non è importante, è l'unica cosa che conta), l'ha prontamente rintuzzato.

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  2. Non vedo l'ora di leggere il post di ferragosto.

    Se jela fai!

    Alcool

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    1. Mi piace che cerchi anche di indorarti la pillola: "domani, A FREDDO, mi dirò...", seh seh, ti piacerebbe :D!

      Alcool

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    2. Termometro esterno di casa Filippo: ore 21.02, 35 gradi, 49% d'umidità. Là fuori. Io in casa, col trench, a meno sette.

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  3. Oh, eh. Ci sta, ci sta. Ci starebbe anche col caldo umido, figurarsi a quelle temperature da fornace...

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    1. BriocheComprensiva. E anche domattina falle impazzire quelle suorine. E ancora, e ancora.

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  4. è una categoria che non ho mai sopportato quelli che tolgono la batteria al portatile, generalmente sono gli stessi che quando si rompe qualcosa dicono "ma fino a 5 minuti fa andava" (a cui inevitabilmente rispondo "anche quello che è morto un'attimo fa fino a 5 minuti fa era vivo"), piuttosto che cercare un qualsiasi nesso tra la tastiera che non batte più la "L" ed il fatto che le hai aggiornato 4 giorni fa l'antivirus....

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  5. O siamo parenti o siamo amici oppure, anche tu, hai un intelletto fuori dal comune. Quella frase ("anche quello che è morto un'attimo fa fino a 5 minuti fa era vivo"), la dico SEMPRE e fa SEMPRE incazzare quelli che la ricevono, per quanto è insinuante. Comunque il "piuttosto che" correlativo disgiuntivo no! O almeno, non su questo blog. Stay human!

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