domenica 9 dicembre 2012

Non aprite quella porta e altre amenità

- In sala controllo c'è una porta che separa un piccolo ufficio "tuttofare" (riunioni, stesura di report, confronti di dati, ecc...) dal bunker dove si trovano i sistemi di allarme delle varie macchine (motori, derrick, pompe, ecc...) che, come potete immaginare, sono un trillo unico. Insomma, è la sala relax lavorativo, dove apri la scatola cranica, stacchi il cavetto del cervello, lo sviti, lo appoggi sull'infinito tavolazzo e svolgi le tipiche mansioni da ufficio di cui sopra. O meglio, dovrebbe essere la stanza relax perché l'adorabile porticina che separa gli ambienti la sta facendo diventare la sala inferno. Ebbene sì, perché questa porticina sfrega sul pavimento, producendo il classico rumore da gesso nuovo sulla lavagna (lo ricordo bene, era il rumore che mi destava dal torpore delle lunghe mattinata scolastiche). Dopo puntigliose spiegazioni i miei schiavi hanno capito che la porta va alzata per evitare che produca l'insopportabile stridio. I miei superiori (tutti ingegneri, manco a dirlo), NO! E quindi seguitano a trascinarla e smadonnano perché la porta fa rumore. Un giorno di questi o piglio il coraggio a quattro mani e glielo comunico oppure piglio loro a due mani e mi faccio l'ergastolo da Kabbo.

- "Chiamatemi Wikisex" (Goldrake, 6 dicembre 2012, Turkish House)

- Ieri è venuto l'antennista, perché di vedere OTV, OTV2, Majan TV e Jai Hind TV mi ero un attimino rotto i maroni. Prima mi ha messo Al Jazeera (che è un po' la nostra Sky), poi mi ha chiesto che TV m'interessa vedere. Io, che ormai sono entrato appieno nella mentalità araba, ho sparato altissimo: "Telesettelaghi". Lui è rimasto perplesso. Mi ha detto che possiamo arrivare al massimo fino alla Turchia e, più difficilmente, alla Grecia. Mentre lavorava, vedendomi al computer, mi ha chiesto: "Riesci a vedere i siti europei?" strizzandomi l'occhio. Non so cosa intendesse con quell'occhiolino (magari aveva il re di briscola), ma io mi sento già il fiato sul collo della polizia segreta del Sultanato.

- Passi il calcio che comunque qualcosa si spizza di tanto in tanto (poi da ieri mi cucco pure la Serie A con Altobelli, Cesarone Maldini e Cabrini al commento), ma parliamo dei drammi veri: sono già passate due settimane senza vedere una partita di basket, che non siano le mie (al campetto faccio faville e me la tiro un cifro, debbo riconoscerlo). Da settimana prossima dovrei riuscire a vedere qualcosina di Eurolega (quasi sicuramente le turche, poi chissà), ma di campionati nazionali siamo a zerovirgola. No Italia, no Turchia ma pure No Libano, che era la mia ultima chance (cosa ridete? Jackson Vroman, mica pizza e fichi, è nazionale libanese!). Necessito di robuste iniezioni di p'n'r, blocchi ciechi e flash pivot.

- L'antennista pakistano (gli indigeni non fanno un lavoro di fatica che sia uno) m'ha detto che parlo un inglese molto simile a quello degli indiani. Conoscendo l'amore tra i due Paesi m'ha praticamente dato del Di Pietro della Penisola Arabica.

- La morosa lavora in finanza. La notizia della candidatura di B. è stata presa beniZZimo ma mai quanto le dimissioni di Monti. Domattina potreste aprire la claire e trovarvi l'asfalto della strada davanti a casa venduto.
Consiglia l'abbandona di ogni formato di moneta e acquisto di generi di prima necessità.

- La battaglia per il volo del 21 prosegue: in settimana la risposta. Non ci faremo intimidire da chi non si accontenta di rubarci otto ore di sole ma vuole pure rubarcene 48 di ferie.

- A stretto contatto con me lavorano ovviamente degli indigeni, tra cui uno che ha mille qualità, ma purtroppo spicca per tontaggine. Purtroppo per lui, per chi gli gravita attorno è spettacolo puro. L'altro giorno dovevamo andare nell'ufficio di cui sopra per un riunione. Io, lui, l'IngegnerA e Goldrake arriviamo dieci minuti prima dell'inizio. Ci sediamo. In mezzo al tavolo (classico tavolo da riunioni, di quelli lunghi centinaia di migliaia di metri) c'è un telefono. Provo la gag del telefono che si muove da solo, quella che fanno TUTTI gli studenti di un professionale o di un tecnico che vanno in visita  alle aziende. Se avete fatto il liceo (e quindi potete dire "Al liceo" - "Negli anni del liceo" - "Da liceale sedicenne", cosa che vi invidio moltiZZimo) ve lo spiego: il telefono è un cordless. Ci sono due cavi: uno per l'alimentazione, l'altro per la connessione alla rete. Se ne tiri coi piedi uno il telefono va a destra, se tiri l'altro va a sinistra. Insomma, sembra che il fluido delle tue mani faccia muovere autonomamente il telefono. Sembra...oddio sembra...sembra per un secondo, la prima volta che lo si vede fare, poi tutti nasano la geniale trovata. Per fare il cretino (strano...), faccio la gag con l'IngegnerA e Goldrake. Loro ridono, lui mi chiede il trucco. E' suonato l'allarme nell'altra stanza per "caduta palla destra".

4 commenti:

  1. esco immediatamente a fare scorta di viveri.

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  2. e che dice del peso messicano? quello regge?
    Cooomunque: scritte in rosso con fondo nero vincono, se esistesse un organo di controllo della buona leggibilità saresti in cima alla loro lista nera (e rossa)

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  3. http://lavitadiunapuntuale.wordpress.com/2012/12/13/super-mega-sunshine-award-sapevatelo/

    quando avrai tempo e voglia!!!
    ciao bel!

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  4. Grazie c(hi)ara! (oggi proprio simpatia a gogò)
    Jacopone cosa intendi per "vincono"? Che rendono difficile la lettura? Allora consigliami tu un'accoppiata, tu che ci capisci di queste da metrosessuali!

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