venerdì 14 marzo 2014

Daje



Siccome "ne so" (Harley cit.) e lavoro nonostante debba essere a casa mi rifaccio, per qualche minuto, sul padronato delle otto ore di sole che oggi mi sta rubando.

1. Quale odore ti ricorda l'infanzia

Casa dei nonni. Quell'odore di caldo artificiale mescolato al vuoto di una casa senza ormai più vita che solo le case dei vecchi hanno.

2. Se dovessi descriverti attraverso un quadro, quale opera sceglieresti e perché?

Più che un quadro, prefirei una fotografia. "Pranzo in cima al grattacielo" di Charles Clyde Ebbets. Sempre in bilico, sempre sul filo, coll'unica sicurezza delle proprie capacità e colla forza che mi danno i miei compagni di vita.

3. Sole o pioggia

Sole, ma di "filosofico" non c'è niente. Qui quando piove si gira in canoa, quindi tutta la vita sole. Magari senza caldo umido, ecco. Il tempo per far della filosofia o giocare al piccolo metereopatico ce l'avrò al ritorno in Europa.

4. Una persona che ti sprona o ti ha spronato ad essere un essere umano migliore?

Nessuno. O almeno...se qualcuno l'ha fatto, non me ne sono accorto. Quindi magari tutti quelli che mi sono stati vicini sempre e comunque ma sono pochi: i miei, mia moglie, la Kikka, Benita nel suo ottovolante emotivo e pochi altri qua e là. Però l'unico essere vivente che mi ha cambiato la vita dall'oggi al domani non è umano ma è quella palla di pelo, pulci e zecche che mi ha fatto imparare il senso di responsabilità assoluto nei confronti di un altro essere vivente altrimenti incapace di badare a sé stesso.

5. Il film che ti ha inquietato o segnato a vita?

Un film di merda, di un Dario Argento in fase ultracalante, che si chiama "Non ho sonno". Oh, avevo già 15 anni ma minchia che strizza. E con "Suspiria", sempre del grande Dario, ci fu un inquietamento a distanza. Tipo che mi venne fuori un anno dopo, una di quelle mattine d'inverno in cui ti svegli troppo presto. Se invece la domanda è più "seria" direi senza dubbio "Quasi amici".

6. Hai un incubo ricorrente?

Il crash di qualche parte hardware del notebook quando sono in trasferta. Non c'è un cazzo da ridere. Lo sogno almeno 3-5 volte durante ogni trasferta e ogni volta mi sveglio e lo tocco (il notebook).

7. Il posto che ti fa sentire un puntino immerso nell'infinito?

Alle falde di un monte qualsiasi. Dal Monte Orfano al Bianco.

8. Hai delle cicatrici?

Daje. Sopracciglio destro, labbro, mento, mignolo sinistro, pollice sinistro, tibia destra, caviglia destra. Però annovero anche due denti rotti (due volte), frattura composta del setto nasale, tre costole incrinate, molteplici distorsioni alle caviglie. "Tutti gli altri peccati che non ricordo o non conosco".

9. Un oggetto di cui non potresti fare a meno?

Mia moglie, ahahahah. No dai, l'MP3.

10. Il libro che ha cambiato la tua visione del mondo?

"Bilal. Viaggiare, lavorare, morire da clandestini"

4 commenti:

  1. Il bello di questi post/test/gioco è che scopri un pezzetto di più delle persone ;-)

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  2. Effettivamente le palle di pelo spronano moltissimo ad essere degli esseri umani migliori.

    E più ti leggo, più capisco che ho ragione a dire che ne sai. Abbestia, anche! :)

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