venerdì 25 ottobre 2013

Morti di fame



C'è che siamo tornati, no? C'è che avevamo in casa il nulla "perché tanto venerdì mattina gli esercizi commerciali sono aperti". C'è che invece oggi erano inspiegabilmente chiusi. C'è che la colazione sono state una pera e una prugna secca a testa (no gag) e il pranzo quattro fette biscottate integrali e quattro alici all'olio di peperoncino per uno. Stasera digiuno. La Giorgia non è mica tanto dell'idea e allora passeggia davanti alle case dei vicini, aspettando che ci invitino a cena. Per adesso solo grandi saluti ma non demorde. Certo, ci sarebbero le crocchette della Trudi che, vorrei ricordarvi, sono commestibili anche dagli umani. Purtroppo il sapore non è una variabile indipendente. Dopodomani ricomincia il tran-tran, non c'è manco la Vale (torna martedì dalla capitale), tra due mesi avrò messo alle spalle il Natale e sarò già sulla via del ritorno per questo ridotto di sabbia, cammelli e umidità. Voglio morire.

P.S.
Stanno finendo anche le scorte d'acqua. Se domani non riaprono, sfondo le saracinesche e organizzo il primo esproprio proletario della storia del Paese.

9 commenti:

  1. Succederà anche a me e John quando torneremo da Siena.... -.-'

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  2. Se serve una mano per l'esproprio proletario vedo se ryanair mi offre un volo vantaggioso e vengo ad aiutarvi!
    Bentornati :)

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  3. Ohi.. situazione delicata! E qui che invece si lamentano perchè si supermercati sono aperti sempre 24/24! :-O

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    1. Qui invece funziona che se stanno servendo il té (noi anziani andiamo a bere il té, commentando la dissolutezza dei costumi di voi giovinastri) ad un tavolo, scocca l'ora della preghiera e questi hanno servito mezzo tavolo, l'altra metà aspetta mentre loro pregano. Capisci perché gli voglio beniZZimo, nonostante tutto?

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    2. :-D :-D :-D capisco, capisco... fortissimo!

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